Antonio Conte non sarà l’allenatore del Tottenham. A renderlo noto è il Sun, che spiega le ragioni del mancato accordo tra le due parte. Alla base della scelta dei vertici del club di virare su altri profili ci sarebbero motivi economici. Il tecnico italiano avrebbe infatti chiesto un ingaggio da 15 milioni di sterline e degli acquisti per una spesa superiore ai 100 milioni di sterline. Gli spurs, duramente colpiti dalla pandemia dal punto di vista finanziario e con lo stadio ancora da pagare, si sono immediatamente tirati indietro. Il patron Levy aveva contattato Conte dopo il no secco del Psg per Mauricio Pochettino. “Conte è un ottimo allenatore, ma le sue richieste erano ‘irrealistiche’ e potenzialmente dannose per il futuro del club. Il presidente vuole più di tutti che il Tottenham ottenga dei successi, ma non a discapito dello stesso club” ha detto una fonte vicina al Tottenham.
Tottenham, abbandonata la pista Conte: le sue richieste erano ‘irrealistiche’
Antonio Conte - Foto Antonio Fraioli