Atletica

Atletica, il 31 marzo esce “Race, il film su Jessie Owens

Jesse Owens - Creative Commons - CC BY 2.0

L’atletica italiana ed Eagle Pictures hanno celebrato questa mattina a Roma il mito di Jesse Owens, raccontato nel film “Race – Il colore della vittoria”. La pellicola, in uscita il 31 marzo in 200 copie in Italia, è stata presentata nel Salone d’Onore del Coni alla presenza del vicepresidente della Federazione italiana atletica leggera Vincenzo Parrinello, dell’amministratore delegato di Eagle Pictures Andrea Goretti, del giornalista di Sky Federico Buffa e dell’ex campionessa di salto in lungo Fiona May, oltre ai quattro atleti azzurri in attività Eseosa Fausto Desalu, Audrey Alloh, Benedicta Chigbolu e il giovane Simone Forte. Sport e cinema insieme, dunque, per celebrare uno degli atleti più grandi della storia, capace di vincere quattro medaglie d’oro ai Giochi Olimpici di Berlino 1936 di fronte ad Adolf Hitler. “Jessie ha fatto qualcosa di straordinario – ha sottolineato Stephan James, l’attore che interpreta Owens in Race – Ha vinto quattro medaglie nella Germania del 1936, quando in America c’era una situazione pesante e difficile, con la schiavitù abolita solo venti anni prima e la questione razziale tutt’altro che risolta. Lo vediamo anche nel film tutte le difficoltà che Jessie deve affrontare ogni giorno: lui ha dimostrato con coraggio e impegno che, a prescindere dal colore della pelle, è importante ciò che sai fare. Raccontare storie come questa è fondamentale perché oggi non siamo nella condizione del 1936, ma quando vediamo certe cose ci rendiamo conto che non è possibile tornare indietro. Per me Owens non è solo un eroe americano, un eroe di colore, ma un eroe mondiale”.

“Jessie Owens è un’icona mondiale – ha sottolineato Fiona May – un uomo di coraggio, capace di far vedere davanti a tutti che non importa il colore della pelle, ma soltanto chi sei. Il suo messaggio è ancora valido per l’integrazione, il rispetto, il fair play, perché ha fatto vedere a tutti come realizzare i propri sogni”. Anche il vicepresidente della Fidal Vincenzo Parrinello è rimasto “impressionato da Race. Il messaggio lanciato da Race è importante, io penso che lo sport sia il miglior mezzo di integrazione. E finalmente abbiamo un bel film sull’atletica”.

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