“Ho lavorato bene insieme con il mio allenatore e il mio entourage in questi anni. Sono pronto per affrontare le mie prime Olimpiadi, che è sempre stato il mio sogno. Ora non voglio solo partecipare, ma cercherò di fare qualcosa di importante. Sono carico. Ho alzato l’asticella dopo aver fatto gli standard. Ai Mondiali sono arrivato ottavo: ai Giochi conto di arrivare nei primi cinque e sei, sono migliorato e spero di alzare l’asticella“. Queste le parole dell’azzurro Yeman Crippa, mezzofondista recordman italiano nei 5mila e 10mila metri in un media day organizzato a Madonna di Campiglio. “Sono tornato nel paese, dove sono cresciuto e dove ho passato la mia infanzia – ha aggiunto -. Ho iniziato dalla corsa in montagna, viste le valli. Ho iniziato con la corsa in montagna, che mi piaceva molto. Correvo spensierato in queste ciclabili, poi sono passato al cross e quindi alla pista”
Il classe ’96 è pronto per i Giochi giapponesi. “Delle Olimpiadi mi affascina che è un qualcosa che sembra inarrivabile ed essere uno dei pochi che si qualifica mi fa emozionare. Chi spero di incontrare in Giappone di altri sport? Magari qualche giocatore di calcio. Tifo Inter, un giorno spero anche di conoscere Nicolò Barella“. Crippa sta per entrare nella fase calda della stagione ed è esordirà nella Coppa Europa a squadre sabato prossimo in Polonia. “Sarà la mia prima gara su pista. Vado in Polonia per riconfermare il mio titolo, poi ci sarà un’altra gara importante con il Golden Gala di Firenze e anche lì correrò in 5mila metri. In Coppa Europa sarà gara più tattica, magari a Firenze proverò a fare un crono migliore. L’obiettivo salire sul podio“.
I record italiani sulle due distanze lo hanno rinvigorito. “Si quello del 2019 nei 10mila metri, sia quello del 2020 nei 5mila mi danno più convinzione e mi fanno capire che sono sulla strada giusta – ha proseguito -. Però non rappresentano un traguardo, il mondo corre molto più veloce di tre anni fa e i record del mondo sono stati abbassati. Bisogna ancora migliorare, devo scendere sotto i 13 e sotto i 27, che é l’obiettivo di quest’anno e devo limare ancora qualche secondo. Devo cercare di arrivare vicino ai top del mondo nella disciplina“.
Infine sulla condizione fisica. “Ho avuto un problemino ma per fortuna è solo un lontano ricordo – ha concluso -. Sto molto bene, ma non posso dirlo con certezza perché la prima gara sarà sabato prossimo. Penso di aver lavorato molto bene. Nelle prossime gare vedremo la mia forma. Ci sono comunque ancora due mesi alle Olimpiadi: ho già fatto i due standard e posso lavorare più tranquillo per arrivare al top a Toky0. Prima andrò in altura, partirò per il Giappone verso il 18 luglio con la delegazione per abituarmi al clima e al fuso“.