Lazio e Milan si giocano l’ultimo jolly stagionale: per i biancocelesti è l’ultima occasione per puntare alla qualificazione europea, per i rossoneri l’opportunità di blindarla una volta per tutte. Mihajlovic sceglie Luiz Adriano come partner di Bacca, Pioli si affida a Candreva e Felipe Anderson con Matri punta centrale. Eppure il gol arriva dall’asse mediana laziale: Biglia calcia dalla bandierina, Parolo ruba il tempo a tutti e gonfia la rete di Donnarumma. Lazio in vantaggio, Milan che subisce il 14° gol su palla inattiva della stagione. Per il pari bisogna aspettare appena 6 minuti, i biancocelesti hanno fatto l’abbonamento al gol nel primo quarto d’ora e non perdono uno spettacolo: Luiz Adriano difende la sfera, Bacca ne approfitta e d’esterno destro batte Marchetti. Botta e risposta in appena 6 minuti, un sonnifero più che una scintilla in grado di incendiare la contesa. Per vedere un altro tiro nello specchio bisogna aspettare la fine del primo tempo, grazie a Bonaventura, solo la traversa impedisce il 100% di realizzazione. E’ l’ultima emozione di un primo tempo fin troppo avaro.
La ripresa inizia senza cambi, è il Milan a rientrare trasformato. I rossoneri vogliono la vittoria più di una Lazio spaventata, ancora intimorita dai fantasmi di una stagione disgraziata. La svirgolata di Braafheid dice molto sul momento biancoceleste, Marchetti ci mette i guantoni. La squadra di Mihajlovic è padrona del campo, Bonaventura prova il sinistro, ancora Marchetti ad alzare sopra la traversa. Sembra il momento buono per una svolta, c’è aria di gol a San Siro, ma salgono in cattedra i portieri: prima Donnarumma che si esibisce in una parata da far vedere nelle scuole calcio su Felipe Anderson, bravo a calciare d’esterno, ma sfortunato nel trovare sulla sua strada il baby fenomeno milanista, poi Marchetti, con il benevolo aiuto del palo, respinge la girata di Bonaventura lasciato colpevolmente solo. La partita si accende a sprazzi, l’ultimo lo regala Lulic che, già ammonito, interviene in maniera goffa su Honda in ripartenza: sacrosanto il secondo giallo, doccia con 5 minuto d’anticipo per il bosniaco. Pioli corre ai ripari, fuori Candreva e dentro Mauricio: un punto a Milano val bene l’accusa di catenaccio. La partita si chiude col giallo: Zapata stoppa in area, interviene Djordjevic che prova a saltare il colombiano che tocca il braccio. Rigore? Per Tagliavento no, il pari è un risultato che serve al Milan per lasciare inalterato il vantaggio, alla Lazio per ripartire dopo la sconfitta con lo Sparta Praga.