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Atletica, Tortu: “Non mi sono piaciuto fino in fondo, ora venti giorni di stop in vista di Tokyo”

FIlippo Tortu
FIlippo Tortu - Foto Antonio Fraioli

“Non mi sono piaciuto fino in fondo ma l’esordio è sempre complicato. Devi ritrovare un po’ tutte le sensazioni. Il 100 metri è un automatismo unico, ho avuto diversi problemi, al quarto appoggio e nel lanciato dove riesco a dare il meglio di me. Ma non butto via questa gara. Ora mi concentro per le prossime gare”. Filippo Tortu è severo con se stesso dopo il ritorno in gara nelle batterie a Rieti prima di ritirarsi per la finale in modo tale da non sforzare troppo il muscolo. Il fuoriclasse azzurro della breve distanza a Sky Sport parla poi anche dei programmi futuri in vista di Tokyo 2020: “Pensavo di valere intorno ai 10″10, avrei forse dovuto fare la finale, perché hanno corso un decimo sotto. Ho visto dove ho sbagliato e capire cosa migliorare, ha aggiunto. Spiace che si sia fatto male Marcell Jacobs, dispiace non averci corso contro. E’ sempre stato bello e stimolante. Siamo amici, ci conosciamo da tanto tempo e siamo compagni di staffetta. Questa rivalità ci aiuta molto. Ora farò sicuramente 20 giorni dove mi allenerò e basta per mettere fieno in cascina soprattutto in vista di Tokyo. E lì che si fa la differenza”.

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