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Atp Lione 2021, Sinner irriconoscibile: si arrende a Rinderknech in tre set

Jannik Sinner - Foto Alexandre Hergott / Open Parc

Jannik Sinner esce di scena al torneo Atp di Lione 2021 e lo fa con merito dopo una partita giocata male e senza troppa convinzione. Ad accedere ai quarti, dove se la vedrà con Norrie, è Arthur Rinderknech, che scuote il pubblico di casa giocando un match di alto livello, ma soprattutto con la fortuna dalla sua parte in certi frangenti. Senza giustificazioni, però, il brutto passaggio a vuoto dell’azzurro, che perde contro un avversario distante oltre cento posizioni nel ranking. 6-7(7) 6-2 7-5 il punteggio finale.

IL RACCONTO DEL MATCH – Nel primo set avvio complicato per l’azzurro, che dopo aver tenuto la battuta nel primo game al servizio va invece in difficoltà nel secondo, subendo il break che consente a Rinderknech di allungare sull’1-4. Da qui però la rimonta di Jannik, che trova il controbreak e conquista tre giochi in fila, per poi arrivare senza patemi d’animo al tie-break. Sinner alza il livello dei propri colpi, spreca due possibilità per il set, ma riesce a spuntarla per 9-7 portando a uno la casella dei set vinti. Nel secondo parziale inizio analogo al primo: Sinner tiene la battuta nel suo primo turno al servizio, non ci riesce nella seconda occasione e subisce di nuovo il break. Non è però finito qui il momento no dell’azzurro, che perde di nuovo il servizio e palesa grandi difficoltà con la prima. Il transalpino, spinto dal pubblico di casa, vola sull’1-5 per poi servire nell’ottavo game e chiudere a suo favore il set. Si va così al terzo set e ancora una volta Sinner crolla nel suo secondo game al servizio, subendo nuovamente il break. Stavolta però l’azzurro, un po’ come nel primo set, sistema le cose trovando il controbreak e dunque il 3-3, ma è solo un fuoco di paglia visto che il settimo game è di nuovo un calvario e Rinderknech ne approfitta. Difficoltà davvero impreviste per l’azzurro, visto che è il suo tennis a non funzionare a dovere unitamente a un po’ di fortuna per l’avversario, che gioca discretamente ma non eccelle di certo, anche se è decisiva la palla break che annulla nel gioco successivo. C’è però il colpo di coda dell’altoatesino, che ancora una volta riesce a piazzare il controbreak sul 5-5, ma non riesce nel game successivo a tenere la battuta, subendo l’ennesimo break. Stavolta il francese non si fa pregare e vince il match dopo due ore e trentotto minuti.

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