Dodici mesi a Claudio Lotito perché non aveva fatto una delega scritta ai medici per le questioni legate al Covid. La Figc ha pubblicato le motivazioni della sentenza della Corte Federale d’Appello, che ha inasprito le sanzioni al presidente della Lazio per il caso tamponi rispetto al primo grado.
“Il datore di lavoro è il primo garante della salute dei lavoratori, né il fatto di aver delegato allo staff medico la vigilanza su uno specifico aspetto (ovviamente quello sanitario) della gestione della squadra solleva il presidente dalle sue concorrenti responsabilità“, si legge nel testo. Inoltre sono due le condotte omissive del patron biancoceleste: “La mancata segnalazione dei casi di positività e il mancato isolamento dei positivi“, conclude il comunicato. Ora la Lazio ha un mese di tempo per presentare il suo ricorso.