Sci Alpino

Sci alpino, St. Moritz: le parole degli azzurri e dei protagonisti della stagione

Marta Bassino - Foto Fisi/Pentaphoto

La Coppa del Mondo di sci alpino 2015/2016 è terminata con le gare di oggi alle finali di St. Moritz. Ecco qualche impressione e qualche dichiarazione di alcuni dei protagonisti azzurri e non delle gare di oggi e della stagione, raccolte dal nostro Giulio Gasparin, inviato EBU per la FIS.

Marta Bassino: “Oggi è andata bene e mi sento molto bene, sono più che soddisfatta anche oggi di finire nelle top10 e… niente, sono contenta. Anche perché il finale di stagione è stato decisamente in crescendo e quindi questo mi dà anche tanta fiducia per il prossimo anno. La pista? Mi è piaciuta molto anche se è particolare. Una bella pista, un bel gigante e c’è di tutto: piano, ripido e cambi di pendenza. Il gigante è la disciplina che è il mio punto di partenza, poi quest’anno ho iniziato ad allargarmi un po’, facendo velocità ed anche uno slalom. Vedremo il prossimo anno di allargare gli orizzonti. Anche il team event è stato divertente, mi hanno detto all’ultimo che l’avrei fatto perché ero riserva. Ma è stato divertente! …E l’anno prossimo qui c’è il Mondiale… abbiamo già provato la pista e si punta sempre in alto, non solo per il Mondiale ma per far bene tutta la prossima stagione.

Manuela Moelgg: “Peccato, ero partita bene, anche se dicono che il primo intermedio potrebbe non essere corretto, poi ho preso un’internata e sono scivolata via. Peccato, poi il tracciato era bello, ma siamo a fine stagione ed ora pensiamo a fare un bell’allenamento quest’estate. La spalla comunque sta bene, ho avuto un attimo di timore ma è solo una botta per la caduta. Il Mondiale del prossimo anno? Per ora non ci penso, penso solo a fare una buona estate di allenamenti.

Patrick Thaler: “La gara di oggi era molto facile, bisogna attaccare dal primo all’ultimo e non si possono fare errori, né sui piani né dalle altre parti. Sicuro potrebbe cambiare qualcosa se la neve fosse un po’ più dura, ma il pendio rimane sempre così. Fare qualcosa per l’arrivo sarebbe una grande cosa perché odio le ultime porte se sono così. Se arrivi con un po’ di velocità e puoi spingere va bene, però così io non vado proprio avanti. Oggi non è andata male, però mi è mancato qualcosa in entrambe le manche, potevo andare molto meglio di come sono andato. Avevo più nelle gambe di quello che sono riuscito a fare, però è così, bisogna fare due manche bene per essere nelle primissime posizioni. Non mi fermo qui, non mi ritiro. Andrò avanti al 99%. Credo di essere riuscito a conquistare la top10 della specialità, sono soddisfatto.

Henrik Kristoffersen: “Devo dire che è stata una stagione decisamente positiva, nonostante il finale in cui ho avuto qualche problema di salute; decisamente un weekend che non rispecchia le mie potenzialità attuali. Sapevo di potermela giocare con i più forti in slalom, ma non mi aspettavo certo di ottenere così tante vittorie ed addirittura la Coppa di specialità. Ora non devo certo sedermi sugli allori, c’è ancora molto da lavorare e gli avversari sono tanti, spero di poter continuare così ancora per un po’ di stagioni. Prima però un po’ di riposo, tornerò in Norvegia, mi prenderò un po’ di vacanza, c’è anche la Pasqua ora per rilassarmi un po’. Poi ci sono i campionati nazionali e più avanti cercherò di lavorare per potenziarmi un po’ e migliorare le mie prestazioni anche nelle altre discipline oltre lo slalom.

Marcel Hirscher: “Sono il primo a vincere 5 Coppe generali di fila, e non è mai facile combattere contro i record, soprattutto se i media si aspettano sempre qualcosa da te in gare. Questo record è molto importante e fortunatamente, almeno per 5 anni, nessuno potrà rubarmelo. So che mi vedete arrabbiato spesso in questo periodo, ma quando si vince tanto ci si fa l’abitudine ad essere lì in alto sul podio e quando non succede non si riesce ad accontentarsi di un buon risultato. Dello slalom di oggi posso dire che non è certo stato uno slalom su una pista delle più difficili della stagione, ma speriamo che al Mondiale dell’anno prossimo il meteo non lo renda impossibile.

Lara Gut: “Bello, è bello poter finalmente alzare la Coppa del Mondo generale. Non sono ancora riuscita a godermi appieno il momento o a realizzare di avercela fatta. Nelle ultime settimane non ho fatto altro che leggere che avevo vinto la Coppa, mentre io volevo solo chiudere al meglio le ultime gare. Ho parlato anche con delle amiche che hanno già ottenuto questo traguardo, come Anna Fenninger e Tina Maze, ed anche loro mi hanno confermato che ci vuole un po’ per realizzare il tutto. Questa per me è stata una stagione molto positiva, dove ho ottenuto tante vittorie e tanti podi, oltre alla Coppa di superG, i podi in quelle di discesa e gigante, e la Coppa Generale e ora lavoriamo per la prossima, dove ci sarà il Mondiale, qui. Però è ancora lontano… Per ora so solo che scomparirò per una settimana e poi tornerò sugli sci per qualche test e migliorarmi. Migliore e peggiore momento della stagione? Non ti so dire di un momento, ma per le sensazioni è facile: sono contentissima di non essermi fatta male, con tutti gli infortuni che si sono visti in questa stagione, mentre la sensazione più brutta è quando la tua sciata non funziona, quando non riesci a capire perché il lavoro che hai fatto non dà i suoi frutti. Voglio comunque terminare dedicando la mia vittoria ai miei genitori, senza di loro non sarei quella che sono e non sarei mai arrivata fin qua.

Eva Maria Brem: “Conquistare la Coppa era il mio obiettivo e finalmente ce l’ho fatta. A gennaio ho avuto la sensazione che mi stesse sfuggendo dalle mani e che non avrei avuto più l’occasione di riprendermela. Oggi sono stata anche un po’ fortunata, ma penso di essermi meritata il risultato, ho fatto benissimo molte altre gare senza essere stata fortunata, quindi… Di solito non voglio sapere come stanno andando le gare mentre sono là alla partenza ed oggi avrei voluto fosse lo stesso, ma con uno speaker così rumoroso era quasi impossibile, quindi sapevo che la Rebensburg era andata così forte e che anche io dovevo andare forte per vincere la Coppa. E non dovevo solo combattere contro di lei, ma anche contro le altre e contro la pista, e inoltre sapevo che dovevo arrivare massimo quarta perché me l’hanno detto in troppi. Quando ho superato il traguardo ed ho visto quel 4 non sapevo più che pensare, mi si è spento il cervello, ero solo felicissima, senza sapere che dire o pensare. Sono contenta che Viktoria sia venuta ad abbracciarmi all’arrivo, ci siamo scambiate qualche parola, è stata molto sportiva e sono convinta che la Coppa se la sarebbe meritata anche lei per come ha sciato in stagione.

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