“Molti presidenti operano con rapporti non idilliaci con i propri gestori tecnici ma De Laurentiis ha una volubilità in questi atteggiamenti. Per 4 anni abbiamo avuto Reja eppure con il presidente c’erano momenti di grande frizione e io dovevo intervenire per mettere pace altrimenti Reja sarebbe tornato a casa dispiaciuto e dimissionario. C’erano dei momenti in cui De Laurentiis passava da fasi di innamoramento e fasi di critica. Che però non dovrebbero appartenergli perché questo destabilizza tutto“. Sono queste le parole di Pierpaolo Marino, dirigente dell’Udinese ed ex ds del Napoli, che a Radio Marte è tornato a parlare dell’ambiente partenopeo.
“La squadra con Gattuso si è isolata bene dal contesto dispersivo. Il Napoli mi sembra in ottima condizione fisica e Gattuso è stato bravo a isolarsi dalle critiche. Io mi sono sempre meravigliato quando Gattuso era entrato nel frullatore mediatico della critica. Non trovo una spiegazione valida alle eccessive critiche che venivano avanzate al suo operato”. Su Spalletti sottolinea: “Quando Reja decise di mollare, lui si era appena liberato dalla Roma e l’ho suggerito. Non riuscì a portarlo a Napoli allora e lui andò allo Zenit. Ritengo che sia un allenatore di indiscutibile valore e che per tipologia di progetto tecnico e gioco piacerebbe ai napoletani. Poi sono estimatore anche di Gattuso e quindi non m’introduco nel rapporto tra lui e De Laurentiis. Forse non sarebbe nemmeno necessario un cambio ma non voglio invadere il campo”, conclude il dirigente dell’Udinese.