Il centrocampista della Roma, Javier Pastore, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo AS, ha parlato del suo lungo calvario e dell’attuale situazione all’interno della rosa giallorossa: “Dopo aver trascorso un anno e mezzo difficile, adesso le cose vanno bene. Mi sono infortunato all’anca nel novembre 2019 ed ho avvertito molto dolore per otto mesi. Non siamo riusciti a risolvere la situazione con nessuna terapia poco invasiva e poi è arrivato il momento in cui ho dovuto decidere di sottopormi ad intervento chirurgico. Ci sono voluti sei mesi per rientrare ed ho perso la prima parte di campionato. Sono tornato a gennaio ed ora mi sento bene, non ho più quei dolori all’anca che mi hanno impedito di fare tante cose. Siamo arrivati alla fine del campionato e non ho giocato quasi per niente, sono però contento dell’operazione perché adesso posso allenarmi ai livelli che voglio”.
“Salivo in macchina, mezz’ora per tornare a casa e sentire dolore, piangevo perché non potevo giocare con i miei figli, seduto a terra, per la sofferenza. La Roma e i medici mi hanno aiutato in ogni momento. E’ andato tutto bene. Mi vedo qui. In tutti i club nei quali sono stato ho sempre lasciato qualcosa. La gente ha sempre riconosciuto il mio lavoro e spero che questo possa accadere anche alla Roma. Fino ad oggi non ho potuto contribuire come avrei voluto e avere un contratto qui è una grande sfida per me. Poi c’è il club che metterà le sue opzioni sul tavolo, ma per ora voglio continuare qui. E’ questo il mio desiderio”, ha concluso l’argentino.