Francesca Schiavone ha iniziato una collaborazione con la croata Petra Martic, ma sembra aver ancora voglia di giocare a tennis più che di allenare. “Mi viene da correre quando vedo Petra (Martic, ndr) andare a rete su una smorzata. Più che insegnare e consigliare, mi viene da essere più attiva e giocare. L’unica cosa che posso fare è ascoltare. E’ un misto tra felicità e vuoto quello che sento ora“, ha scherzato l’ex vincitrice del Roland Garros ai microfoni di Radio24. “Qualche volta mi succede di fare 5 minuti con Petra e mi dico ‘Francesca, tira un po’ più piano’ – prosegue l’azzurra -. Devo dire che sui 5 minuti mi difendo ancora alla grande“.
Poi Schiavone ha parlato anche del momento a due facce del tennis italiano, entusiasmante al maschile e piuttosto demoralizzante al femminile, soprattutto se confrontato con la sua epoca. “Vedo i ragazzi crescere velocemente, sono il presente e il futuro. È stato un buon investimento riprendere ex giocatori come allenatori. Quando uno è forte, tira con sé tutto il movimento nazionale – ha concluso -. Sinner spicca, Berrettini tira tantissimo e alti ragazzi stanno uscendo. Mi dispiace per le donne, però sono cicli. Dateci 5-6 anni, aspettate che tiro su qualche ragazzina e poi torniamo anche noi (scherza, ndr)“.