Stefanos Tsitsipas ha conquistato il Masters 1000 di Montecarlo 2021, superando in finale Andrey Rublev per 6-3, 6-3. Il greco ha ottenuto il titolo di principe monegasco, sconfiggendo la sua nemesi tennistica non solo sul piano del punteggio, ma anche tatticamente e a livello di leadership. Simbolici i gesti di sconforto di Rublev, a metà secondo parziale, considerando la sua indole caratterialmente mite; vittoria meritata e mai realmente in discussione di Tsitsipas. Sesto titolo per il talento ellenico, per distacco il più importante della sua carriera, arrivato esprimendo un tennis old, un ritorno alle origini gradito per gli appassionati. La vittoria dell’ateniese rappresenta il successo del classico sul nuovo, del rovescio a una mano sul bimane, ma anche semplicemente e soprattutto di Tsitsipas su Rublev, da molti punti di vista.
Il primo set è partito nel migliore dei modi per Tsitsipas, immediatamente immerso nel clima della prestigiosa finale e fautore di un break al termine del secondo game. Il greco ha trovato pungente profondità in risposta, costringendo un teso Rublev alla resa, per poi mantenere a 15 il turno di battuta successivo; primo strappo rilevante e 3-0 ellenico, con un parziale di 13 punti a 6. Il moscovita ha tentato di alzare i giri del proprio motore, senza però riuscire a infastidire concretamente il rivale ateniese. Tsitsipas ha concluso ogni turno di servizio senza soffrire, palesando una personalità incredibile e un rendimento con la prima assolutamente apprezzabile: 6-3, punteggio peraltro stretto per il classe ’98.
Il secondo set ha presentato uno spartito molto simile al parziale precedente; inizio straordinario di Tsitsipas, vincenti, giocate da urlo, break in apertura e Rublev evidentemente sottotono: ateniese repentinamente sul 3-1. Rublev ha continuato a martellare da fondocampo, senza pensare un attimo di gettare la spugna: atteggiamento da guerriero e Tsitsipas per un breve frangente in difficoltà. La forza mentale e la superiorità tecnica di Tsitsipas hanno però avuto la meglio, alla lunga: nessun turno di battuta ceduto, pressione da fondocampo mai inefficace e tenuta fisica a pieno regime. Il greco ha chiuso il match con ultimo parziale terminato 6-3. A Montecarlo ha vinto l’estetica dei colpi.