Eliud Kipchoge torna in gara. Il 36enne keniano, oro olimpico e primatista del mondo di maratona, è uno dei più attesi alla alla NN Mission Marathon, organizzata dal suo management Global Sport Communication e in programma domenica 18 aprile alle ore 8:30. La gara si svolgerà all’interno dell’aeroporto Twente, a Enschede (Paesi Bassi) su un filante circuito di 5 km da ripetere otto volte. La prova, pensata soprattutto per chi ancora deve ottenere lo standard olimpico per Tokyo 2020, avrebbe dovuto disputarsi domenica ad Amburgo ma le norme anti-Covid introdotte in Germania hanno costretto ad un cambio di sede dell’ultimo minuto.
“Qualcosa cambia, ma un posticipo di sette giorni non pregiudica una preparazione di mesi” precisa Kipchoge all’antivigilia in un intervento in diretta Zoom. L’allievo di Patrick Sang è il primo ed unico uomo ad aver infranto il muro delle due ore sui 42km, seppure in gara non ufficiale ed ora vuole riscattare il risultato dell’ultima gara disputata. Il 4 ottobre scorso a Londra, il keniano rimase in testa fino al 37° km, ma un dolore improvviso all’orecchio destro non lo fece andare oltre l’ottavo posto (2h06’49”), prima non vittoria sulla distanza dopo sette anni.
“In quell’occasione ho pagato anche la non abitudine a gareggiare senza pubblico e, soprattutto, una preparazione condotta in condizioni diverse dal solito” ha spiegato il maratoneta, “la pandemia ha cambiato le abitudini di tutti e a Kapsabet, mia tradizionale sede di allenamento, dove ho sempre corso in gruppi numerosi, mi sono trovato a dover macinare km da solo o con pochi compagni. Non è la stessa cosa“. “Quel che comunque non cambia mai è la bellezza della corsa. È quel che voglio ribadire con questa gara: nemmeno il virus e le relative limitazioni possono minacciare l’enorme fascino del running. E io voglio continuare a essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni” ha concluso Kipchoge.