“La lettera di sfiducia inviata da sette club di serie A al presidente Dal Pino? Ho imparato a conoscere Paolo in un anno e mezzo di duro lavoro. È una persona onesta, determinata, capace e leale. Fatico molto nel riconoscerlo in quello che hanno scritto. Ma al di là dei contenuti, sui quali può rispondere meglio lui stesso, sono i toni e l’atteggiamento dell’ultimo periodo da stigmatizzare. Non è più accettabile che nel nostro mondo si privilegi una visione manichea dei rapporti istituzionali. Non ci si può dividere sempre su tutto e trasformare in nemico chi non la pensa come noi”. Sono le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina in una intervista al Corriere della Sera. Sull’ipotesi che i club volessero attaccare lo stesso Gravina, il numero uno della Figc ha aggiunto: “Il mio obiettivo è contribuire a costruire un calcio (italiano) patrimonializzato e non indebitato, libero da ricatti e più maturo di quanto non lo sia stato in passato. È impensabile continuare a tollerare un livello di relazioni che, in alcune circostanze, trascendono persino la buona educazione. La mia Federazione riconosce rispetto a tutti i suoi interlocutori e pretende che gli venga riconosciuto lo stesso trattamento”.
Infine a proposito di riaperture, dopo la possibilità di avere il pubblico l’Olimpico per gli Europei, il premier Draghi dal primo maggio è pronto a riaprire, anche se in piccola parte, gli stadi nelle regioni in zona gialla. L’ottimismo “nasceva dai riscontri che ho avuto negli ultimi giorni da diversi rappresentanti del governo ai quali avevo chiesto un segnale in questo senso. L’Europeo ha offerto una prospettiva. Seppure nelle limitazioni imposte dall’evoluzione dei contagi nei vari territori, siamo pronti a riabbracciare i nostri tifosi all’interno degli stadi e in totale sicurezza”, ha concluso Gravina.