Lo sceicco Thamer bin Hamad Al Thani, vicedirettore degli affari esteri dell’ufficio delle comunicazioni del Qatar, prende posizione a Le Figaro nei confronti delle accuse piovute sul paese mediorientale e sulle condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti i lavoratori immigrati nei cantieri per la costruzione degli stadi per i Mondiali 2022. Tra i gesti che vengono richiesti a gran voce c’è anche quello del boicottaggio della rassegna iridata: “E’ stato vietato il lavoro all’aperto durante le ore più calde in estate e sono state introdotte nuove tecnologie per consentire agli operai di lavorare al fresco. Sono stati costruiti alloggi moderni in tutto il Paese per i lavoratori, le cui condizioni sono monitorate dagli ispettori del lavoro”, spiega, aggiungendo come i 6.500 morti nei cantieri siano assolutamente un dato falso e fuorviante.
Mondiali 2022, il Qatar non ci sta: “False informazioni su condizioni immigrati”
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