“Il budget per la promozione della candidatura di Roma per i Giochi Olimpici del 2024 è nettamente inferiore a quello di Los Angeles e Parigi. Abbiamo a disposizione 24milioni e 900mila euro: 5 milioni sono privati, il resto dei soldi è messo a disposizione dal Comitato olimpico nazionale italiano e dal governo. Il costo del personale è inferiore al 10 per cento del budget”. Luca Cordero di Montezemolo, presidente del Comitato promotore per la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024, ha svelato i costi della candidatura olimpica della capitale d’Italia durante una conferenza stampa convocata presso la sede romana della stampa estera. “Non possiamo ancora fornire una cifra esatta sul costo totale dei Giochi Olimpici di Roma 2024 per tre motivi – ha spiegato Montezemolo – Innanzitutto perché il progetto sarà presentato il 17 febbraio a Losanna e non vogliamo svelarne i particolari in anticipo. In secondo luogo perché i costi varieranno in base alle scelte sulle nuove strutture, se saranno fisse o precarie. Infine dobbiamo decidere come utilizzare gli impianti: per esempio ogni sera vorremmo ospitare all’interno del Colosseo, il secondo luogo più visitato al mondo dopo la Muraglia cinese, una parata degli atleti vincitori della medaglia d’oro”.
Montezemolo ha poi replicato ai dubbi espressi da un cronista straniero sull’organizzazione italiana dei grandi eventi sportivi, con particolare riferimento al Mondiale di calcio del 1990 e al Mondiale di nuoto del 2009. “Non accettiamo l’equazione secondo cui organizzare un grande evento in Italia significa fare delle ruberie e avere degli episodi di malcostume – ha dichiarato il presidente del Comitato promotore per la candidatura di Roma 2024 – Certo dobbiamo avere tutti gli strumenti di garanzia, trasparenza e controllo sugli appalti e l’avanzamento del nostro programma: il Comitato dei garanti vigilerà sulle spese e assicurerà la trasparenza. Dobbiamo prendere ad esempio il successo dell’Expo. La sfida per fare bella figura agli occhi del mondo ha modificato Milano e ancor prima Torino con l’Olimpiade invernale del 2006. Anche Roma deve crederci, possiamo farcela”.
Montezemolo ha infine rigettato l’ipotesi di un referendum popolare per valutare la risposta dei cittadini alla candidatura romana. “Al momento non ne vediamo la necessità. C’è un piccolo particolare da tenere in considerazione – ha precisato il presidente del Comitato promotore – Il consiglio comunale ha votato l’adesione alla candidatura olimpica quasi all’unanimità. E poi abbiamo ricevuto il massimo supporto da parte del governo. Ecco perché, a meno che la gente non scenda in piazza, il referendum non serve”.