Calcio estero

Calcio, “sciopero” dello Swansea dai social contro il razzismo

Liberty Stadium, Swansea - Foto Christopher Elkins - CC-BY-2.0

Netta presa di posizione dello Swansea contro il razzismo e ogni tipo di abuso dilagante sui social network. Un tema molto sentito oltreoceano, dove sempre di più sono i giocatori che hanno denunciato gli abusi e le offese subite sui propri profili social, e non solo. Il club gallese, che milita in Championship (la “Serie B” inglese), ha quindi deciso di fare uno “sciopero” di 7 giorni dai social. Quindi nessun post verrà pubblicato né dal profilo ufficiale del club né dai giocatori fino al 15 aprile.

“Tre elementi della nostra squadra hanno subito abusi nelle ultime settimane e abbiamo voluto prendere questa posizione. Un nuovo appello per attuare il cambiamento che è necessario ora e per il futuro. È assurdo che si parli ancora di razzismo e abusi di questo tipo. Gli aspetti positivi dei social media sono riconosciuti ma gli abusi disgustosi e vili a cui assistiamo ogni giorno sono del tutto inaccettabili. Siamo una famiglia e lotteremo sempre fianco a fianco, sia in campo che per aiutare a combattere le ingiustizie. Quando è troppo è troppo”, spiega il club. Un provvedimento forte, in linea con quello attuato da Thierry Henry, che ha disattivato i suoi profili social per le stesse ragioni, “fino a quando chi ha il potere su queste piattaforme non sarà in grado di regolarne l’utilizzo”.

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