Calcio

Juventus, Cobolli Gigli: “Dybala? Spero che la festa non sia un pretesto per cederlo”

Paulo Dybala, Juventus - Foto Antonio Fraioli

L’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha affrontato a TMWRadio i temi più scottanti che riguardano il momento attuale della Vecchia Signora. Non si può non partire dal caso che ha coinvolto McKennie, Dybala e Arthur. Una situazione che alcuni imputano a una debolezza della società, cominciata da quando è stato lasciato andare Marotta.

“Adesso è semplice parlare di Marotta e dire che Paratici non va bene. Io l’ho detto tre anni fa che l’allontanamento di Marotta e l’arrivo di Cristiano Ronaldo erano errori. Il fatto che i calciatori che si ritrovino la sera e festeggiano mi lascia strabiliato, sono dei ragazzi ma dovrebbero dimostrare di avere più senso di responsabilità. E credo che sia giusto che la Juventus al riguardo prenda provvedimenti. Quello che non vorrei è che questa diventasse anche l’occasione per risolvere la questione che riguarda Dybala, prendendo la palla al balzo per portare a termine una cessione. Ritengo che i calciatori vadano sanzionati nella maniera giusta, ma anche che la ricostruzione della Juventus deve basarsi su un calciatore come Dybala, uno che con l’aiuto di Pirlo può trasformarsi in un grande campione”, affermato Cobolli Gigli, che poi ha commentato un possibile ritorno di Max Allegri sulla panchina bianconera.

Mandare via Allegri per prendere Sarri è stato un errore grave e ricade sulle spalle di Paratici e Nedved, che hanno convinto Andrea Agnelli. Allegri in panchina dimostrava autorità, tenendo lui la situazione ora sarebbe diversa. Ma io sconsiglio un ritorno: se fossi Allegri non tornerei alla Juventus, ma anche da parte della società sarebbe un errore riprenderselo. Lo sbaglio è stato fatto a monte, quando è stato mandato via“. E sul rischio di non partecipare alla Champions ha poi concluso: La Juventus deve riuscire a uscire indenne dalle prossime due partite, quelle con Torino e Napoli, anche se sarà complicato perché molti calciatori non sono in buone condizioni fisiche. In caso contrario la situazione diventa seria. Ma sono juventino e credo al 100% che la squadra arrivi in Champions. Non voglio neanche immaginare che non sia così”.

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