Marcia

Caso Schwazer, la Wada risponde al Parlamento italiano: “Abbiamo agito in buona fede”

Alex Schwazer - Foto Colombo Fidal

Attraverso una nota, l’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) ha risposto al Parlamento italiano in merito al caso Schwazer. “La Wada prende atto della decisione della VII Commissione della Camera dei Deputati di approvare una risoluzione relativa al procedimento penale contro il corridore Alex Schwazer – si legge – La Wada ha agito in buona fede e nel pieno rispetto di tutte le procedure e le leggi applicabili, nel tentativo di assistere il Tribunale. Inoltre sostiene tutte le evidenze che ha fornito e che ritiene siano state scientificamente provate oltre ogni ragionevole dubbio davanti al Tribunale“.

La Wada rimane a disposizione delle autorità italiane per fornire ulteriori dettagli su questo caso e sulle conclusioni del giudice che lo ha valutato – prosegue il comunicato – Viene rilevato il fatto che nel 2016 Alex Schwazer è risultato positivo allo steroide testosterone. World Athletics gli ha intentato contro una causa, e la Corte di Arbitrato per lo Sport lo ha ritenuto colpevole di aver commesso una violazione delle norme antidoping, secondo quanto previsto dal Codice Mondiale Anti-Doping. Vista la sua recidività, ha ricevuto una sospensione di otto anni e rimane ineleggibile per gareggiare fino al 7 luglio 2024“.

SportFace