Max Verstappen beffato, Lewis Hamilton sempre più nella storia. Nella prima gara del Mondiale di Formula 1 c’è tutta l’essenza di una F1 che ha tenuto incollato milioni di telespettatori davanti alla televisione: perché sino all’ultimo giro ancora non si conosceva il nome del vincitore. Eppure Max Verstappen era riuscito nel sorpasso dopo aver montato le gomme hard nuove, ma per il team il sorpasso in curva 4 non è stato regolare: team radio, ordine di cedere la posizione con la convinzione di andare a riprendere il sette volte campione del Mondo. Ma negli ultimi giri esce fuori la leggenda di un Hamilton semplicemente perfetto. Ed è vittoria. Che vale molto di più dei 25 punti conquistati: è un vero e proprio messaggio alla concorrenza.
RED BULL OTTIMISTA – Il regolamento è al limite, il presunto vantaggio di cui avrebbe beneficiato Verstappen su Hamilton probabilmente c’è. Ma è altrettanto probabile che, a tre giri dalla fine, avrebbe avuto più senso chiudere in testa la gara e poi il resto si sarebbe discusso al termine della gara. Ma Horner e compagnia erano convinti di riuscire a ripassare Hamilton senza problemi. E sono stati sconfitti. “Diverse volte ho visto alcuni piloti andare larghi e nessuno dalla direzione gara ha detto nulla – ha sottolineato Verstappen – Quando l’ho fatto io mi è stato detto di rispettare il cordolo ed è per questo che ho dovuto cedere nuovamente la posizione a Hamilton”. Grande gara di Sergio Perez, la cui macchina si era spenta nel giro di formazione. Ma il messicano, partito dalla pit-lane, non si è abbattuto ed è arrivato quinto guidando alla grande.
HAMILTON ETERNO, BOTTAS PROBLEMI AI BOX – Ci sarà un motivo se questo campione straordinario ha vinto 96 volte no? Sì, ha avuto quasi sempre la macchina migliore. Oggi e in questo week-end no. La macchina migliore era la Red Bull, ma alla fine ha vinto lui. Rende durissimo il sorpasso a Verstappen che deve uscire da curva 4 per farlo, poi nel finale resiste in maniera stoica agli attacchi dell’olandese. Il più forte di tutti. “È stata una gara difficile, lo sapevamo. Verstappen è stato fantastico e per batterlo ho dovuto fare qualcosa di speciale. È stata sicuramente una delle mie gare più dure da tanto tempo”. Chiude terzo Valtteri Bottas, ad inizio gara sverniciato da Leclerc poi la sua macchina gli permette di chiudere sul gradino più basso del podio. Al secondo pit-stop, quando c’era da mettere pressione a Verstappen, ai box combinano un pasticcio: 7-8 secondi persi e addio sogni di gloria. Nel finale cambia le gomme per far segnare il miglior giro e prendersi un punto in più, magra consolazione. “Come team abbiamo portato a casa tanti punti ma dal punto di vista personale è stata una giornata deludente. Ho dovuto difendermi piuttosto che attaccare, questo non è normale e nemmeno ideale. Poi il pit stop lento mi ha portato via ogni possibilità di rimonta”.
FERRARI IN LOTTA CON MCLAREN, BUON INIZIO – In Ferrari il week-end si può archiviare come positivo. Non c’è nessun dubbio. Charles Leclerc sesto, Carlos Sainz ottavo: in lotta con le due McLaren di Norris e Ricciardo che hanno avuto la meglio, ma la terza forza del Mondiale è tutt’altro che impossibile. Mercedes e Red Bull, soprattutto in gara, sono di un altro pianeta ma in una pista non congeniale alla ‘Rossa’ il bottino è comunque buono se rapportato con quanto accaduto l’anno scorso. “Su questa pista ho sempre faticato, dovremo continuare a lavorare. Ma sicuramente abbiamo fatto step avanti rispetto al 2020”, ha commentato Leclerc. Contento anche Sainz: “Volevo fare questa gara: in partenza ho sbagliato qualcosina, forse a causa della tensione. Ma dopo il primo giro mi sono tranquillizzato e posso dire di essere veramente contento per questa mia prima gara in Ferrari”.
ALONSO E VETTEL DELUSI, TSUNODA SUPER – Dietro ai quattro top team indovinate chi c’è? Sì, proprio lui: Yuki Tsunoda. Il giapponese, all’esordio in Formula Uno, chiude al nono posto e porta due punti importanti ad un’Alpha Tauri tramortita dal contatto di Gasly che ha mandato in fumo la possibilità di lottare con i primi. Male Sebastian Vettel, ne combina di tutti i colori con la sua Aston Martin: tampona Ocon, si prende altri dieci secondi di penalità e finisce lontanissimo dai punti. Fernando Alonso lotta come un leone, ma questa Alpine per ora non va. Un problema ai freni lo costringe al ritiro. L’Alfa Romeo si mangia le mani per un problema ai box che ha escluso Antonio Giovinazzi dalla lotta per i punti, Kimi Raikkonen chiude undicesimo.