La colonna sonora dello ‘Squalo’ accompagna la rivincita di Dillian Whyte che riacciuffa il titolo WBC ad interim dei pesi massimi e non commette lo stesso errore del primo incontro contro Povetkin. Stavolta, il russo va giù al quarto round e il match termina per ko tecnico. A Gibilterra non si ripete il copione dello scorso agosto a Brentwood quando Povetkin, giù due volte, riuscì a disintegrare l’avversario con un montante micidiale. Whyte lavora di jab e sin dall’inizio piazza un colpo che toglie equilibrio e certezze all’avversario. Ma è dalla terza ripresa che l’inglese inizia ad assestare i colpi pesanti e decisivi. Al terzo round Whyte esplode un destro che Povetkin assorbe con un solo attimo di arretramento. E così farà ugualmente in altre due occasioni in una terza ripresa dominata dall’inglese e che indirizza definitivamente il match.
E alla quarta ripresa c’è la svolta, Whyte assesta un diretto destro che fa barcollare il russo contro le corde prima di un gancio sinistro che chiude la contesa. Povetkin si rialza ma lo stop dell’arbitro è accompagnato dal lancio dell’asciugamano dall’angolo. “Oggi avrei potuto battere chiunque“, ha detto Whyte, protagonista anche di un bel gesto con tanto di sgabello per aiutare l’avversario definito sui social un “guerriero vero“. Per Povetkin potrebbe essere l’ultimo incontro ad alti livelli di una grande carriera. Per Whyte il rilancio di un percorso che si era arenato l’agosto scorso. Nel futuro c’è Deontay Wilder, naturale avversario per chi sogna il titolo ma è costretto ad aspettare il verdetto della storia su Joshua-Fury.
