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MotoGP, Rossi: “Covid-19? Mi sentivo un appestato. L’Inter può vincere lo scudetto”

Valentino Rossi - Foto Antonio Fraioli
Valentino Rossi - Foto Antonio Fraioli

Il pilota di MotoGP Valentino Rossi ha concesso una lunga intervista a Repubblica, toccando tanti temi, dallo sport alla vita privata fino alla sua brutta esperienza con il Covid-19.

SUL COVID: “E’ stata dura, mi sentivo un appestato. Dopo la gara di Le Mans mi vidi con un ragazzo di Milano. Non aveva sintomi, ma pochi giorni dopo mi chiamò dicendomi di avere febbre. A me successe lo stesso a breve distanza. Non ho avuto paura, ma non è stato facile essere isolato dal mondo. Non avevo mai provato tanta solitudine. Mi auguro che presto tutti si vaccinino, confido in Draghi. A mio avviso è la figura che serve all’Italia in un momento simile: è in gamba ed ha molta esperienza“.

SUL FUTURO: “Vorrei dei figli, altrimenti non saprei cosa fare quando il tempo passerà. Matrimonio? Se la mia ragazza insiste sono disposto a sposarmi, ma non è la mia priorità“.

SULL’INTER: “Quest’anno può essere la volta buona. Antonio Conte mi piace, nonostante il suo passato da juventino faccia male a noi tifosi. E’ un allenatore che tira fuori il 100% dai suoi ragazzi e non dà nulla per scontato. Lo definirei il Draghi nerazzurro“.

SU MARQUEZ: “Il suo rientro non fa differenza per me. Sono sicuro che sarà più forte di prima, ma tanti piloti sono cresciuti durante la sua assenza. Adesso non fa più tanta paura“.

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