“Buongiorno e benvenuti, vi ringrazio di essere presenti”. Inizia così la conferenza stampa d’addio di Max Blardone, che ha chiuso a St.Moritz, con un quindicesimo posto, la sua carriera agonistica. Venticinque podi in carriera, sette vittorie, il tutto giunto in quella specialità, lo slalom gigante, che lo ha reso celebre in Italia e nel mondo. Classe 1979, nato a Domodossola, Blardone lascia lo sci alpino a 36 anni, tutti vissuti con entusiasmo e passione.
“Una carriera che mi ha regalato veramente moltissime emozioni – ha proseguito l’azzurro – lo sci ha sempre fatto parte della mia vita, è sempre stato la mia grande passione. Ho messo gli sci per la prima volta a tre anni e non li ho più tolti. Diventa tutto un po’ come una favola, all’inizio da piccolo hai un sogno e pian piano vedi che il tuo sogno giorno per giorno diventa realtà, ci sono state le prime garette e le prime vittorie a livello locale […] poi quando sono diventato campione del mondo junior in slalom nel 1999 ho capito che forse potevo realizzare una parte di quel mio sogno: partecipare alle gare di Coppa del Mondo”.
Blardone si è quindi soffermato sui problemi fisici, tra tutti un’ernia che ha richiesto un intervento chirurgico, per sottolineare che “quando si impara a cadere e soprattutto si impara a perdere si capisce come fare a rialzarsi e come fare a vincere”.
Nel 2004 arriva il primo podio in Coppa del Mondo a Flachau, mentre l’anno successivo Blardone sale per la prima volta sul gradino più volta. “Incredibile, non ci potevo credere, vincere nel tempio del gigante con il calco del mio piede vicino a quello di Alberto Tomba e altri miei idoli”.
Dai grandi successi dei primi anni sino al sorprendente podio che chiude la carriera, sulle neve giapponesi di Naeba. “L’ultimo podio è stato per me una grande sfida. Dopo la nascita di mio figlio Alessandro avevo deciso di dedicargli un risultato e mi sarebbe piaciuto chiudere la mia carriera proprio dopo avergli regalato un podio e così è stato. Sono felice, rimarrà un bellissimo ricordo”.
Cosa attende Max Blardone nei prossimi mesi ed anni? “Nuove sfide mi attendono e sono sempre carico e motivato. Sempre con gli sci ai piedi…”. Seguono i ringraziamenti a sponsor, fan, Sci Club, media e ovviamente anche ai genitori Elio e Antonietta e alla compagna Simona”. Senza tutti loro i miei successi non avrebbero mai avuto lo stesso sapore”.