Mads Timm, ex attaccante danese, ha raccontato nel suo libro “Red Devil” alcuni aneddoti riguardanti Cristiano Ronaldo. L’ex calciatore, ritiratosi precocemente, ha avuto la possibilità di giocare un paio di stagioni con il fuoriclasse portoghese al Manchester United. “Era straordinario, come calciatore e come persona” scrive Timm, “Come me, quando è arrivato al club era un po’ bullizzato a causa dei suoi capelli (che poi ha cominciato a tenere legati) e dei suoi dribbling acrobatici con cui voleva impressionare lo staff. Poteva fare 10-15 doppi passi prima di provare a dribblare. Ma gente come Gary Neville o Solskjaer gli urlava ‘passala subito, dannazione’, quando giocavano assieme le partitelle“.
“Ecco cosa lo ha reso diverso speciale” ha spiegato Timm, “ha immediatamente combattuto contro i senatori del club. E ha vinto lui. Non gli interessava del resto dei suoi compagni di squadra, non aveva spazio per gli altri. Tutto riguardava Cristiano Ronaldo. CR7. Me, me e ancora me“. “Non è il migliore con cui io abbia giocato, ma sicuramente quello più focalizzato su un obiettivo che io abbia mai visto” ha proseguito l’ex calciatore, “non credo che si veda dall’esterno e non credo che si sieda e che rida di se stesso. Ed ecco perché è sopravvissuto nel mondo del calcio. Andava avanti, con una sicurezza e una fiducia in se stesso che erano incredibili. E si vedeva in campo“.
“Abbiamo fatto una partitella in cui eravamo di fronte e ogni volta che ci siamo incrociati mi ha distrutto. Non ero mai stato senza fiato dopo un allenamento, ma lui me lo ha tolto tutto” ha ammesso Timm, “Cristiano moriva dalla voglia di comprare un diamante che avevo, ma non glielo ho mai venduto. Non poteva avere tutto. Mi ha aveva già portato via il mio sogno…“.