Tennis e scommesse, minacce e insulti. Termini che molto spesso vanno a braccetto, soprattutto nei circuiti minori. Oggi è anche arrivato lo sfogo di Stefano Napolitano, numero 172 al mondo. Il tennista azzurro, dopo la sconfitta con il russo Aslan Karatsev nell Challenger di Quimper (Francia) è stato letteralmente investito di insulti e minacce da parte di scommettitori imbufaliti per la sconfitta: Napolitano, secondo le quote, era il favorito del match (1.60 contro 2.20 dell’avversario, che vale sicuramente più dell’attuale classifica sul cemento indoor). Ecco il suo post su Facebook.
— Stefano Napolitano (@SteNapolitano23) 1 febbraio 2017
L’azzurro è comunque in “buona” compagnia. Recentemente vittima di questi vergognosi attacchi anche l’australiano Sam Groth, che ha dovuto persino chiudere l’account Facebook: “io posso anche riderci su, ma quando le minacce arrivano alla mia compagna, alla mia famiglia, allora no, siamo andati troppo oltre”. Episodi che purtroppo accadono anche nel femminile. A fargli eco il connazionale Millman: “Comprendo la volontà delle autorità ufficiali di aiutare con le investigazioni riguardanti i potenziali match truccati. Ma quanta voglia hanno di aiutare le implacabili minacce da parte dei scommettitori nei confronti dei giocatori?” . Dello stesso parere anche l’ex top 10 Kevin Anderson: “Succede dopo ogni partita – ha detto dopo la sconfitta al primo turno di Wimbledon – purtroppo sono costretto a conviverci. Sarebbe meglio non leggere ma questa è la realtà dei fatti”.