Prove di guarigione in casa Napoli. Il 3-1 degli azzurri su un Bologna che lotta ma deve arrendersi alle solite amnesie difensive e al consueto mal di trasferta è un risultato importante perché prepara nel migliore dei modi il terreno allo snodo cruciale del campionato dei partenopei, vale a dire le tre incredibili trasferte di fila sui campi di Milan, Juventus e Roma nel giro di sette giorni. La Champions dista ora tre punti, ma in pochi giorni ci si giocherà tutto.
La sfida inizia nel migliore dei modi per i partenopei, chiamati a reagire dopo il pareggio beffa arrivato ampiamente fuori tempo massimo a Reggio Emilia. All’8′ è già vantaggio con il gol di Lorenzo Insigne su un assist sublime di Zielinski e la partita è dunque in discesa per la squadra di Gattuso. Va detto, però, che il Bologna attacca tanto e mette sotto pressione più volte la difesa di casa, che però si difende bene e ringrazia gli arbitri per i due gol annullati a Palacio, uno per fuorigioco, l’altro per ostruzione sul portiere. Nel secondo tempo entra Osimhen e cambia la musica: Mertens troppo abulico per essere quello ricordiamo tutti, il nigeriano dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo mostra tutte le sue abilità in verticale e con una cavalcata straordinaria segna il 2-0. Doppio vantaggio che però dura poco, visto che gli azzurri ci hanno abituato a complicarsi la vita da soli e non fanno eccezione stasera. Demme perde un pallone sanguinoso, gli emiliani ne approfittano e trovano il 2-1 con il solito Soriano. L’uomo in più della squadra di Gattuso, però, è sempre Lorenzo Insigne, che firma la sua doppietta personale e nel finale chiude il discorso. Non è la partita che dimostra come questa squadra sia guarita e possa ritenersi di nuovo pienamente in corsa per i propri obiettivi, ma il quarto posto resta vicino e con partite come queste si può pensare di giocare la Champions il prossimo anno.
