Si apre un altro capitolo sulla morte di Diego Armando Maradona. Un’ultima serie di intercettazioni tra il neurochirurgo Leopoldo Luque e Maxi Pomargo, cognato di Matias Morla (legale di fiducia del talento argentino), sono state diffuse ieri da Infobae, catturando l’attenzione degli inquirenti che stanno indagando sull’ipotesi di omicidio colposo nei confronti di Maradona.
“Non lasciate che le figlie se lo portino via. Se succede, lo perdiamo. Dobbiamo resistere. Se ce la caviamo stavolta, ci sono soldi per tutti. Te ne devi occupare in prima persona perché da questo dipende il lavoro di tante persone”, queste le parole scioccanti di Pomargo, alle quali Luque risponde: “Comprendo, ci penso io. Ho bisogno che le figlie mettano la faccia al posto mio. Perché se va male, e lo so che andrà male, la colpa ricadrebbe su di me”
“Bisogna tagliargli i rifornimenti. Non può essere che il frigorifero sembri sempre una distilleria”, sbotta Luque in un dialogo con Matias Morla. “Non può avere continuamente vino, birra, canne, bisogna darci un taglio. Stesso discorso per le pastiglie. Non può prenderle quando gli pare a piacimento”. Ma Morla ribatte: “Io non posso farci nulla. Non sono io a rifornirlo e non sono nessuno per dirgli cosa debba fare o meno. Io sono il suo avvocato, non sono suo padre”
Arriva il giorno del 60esimo compleanno di Maradona, giorno in cui le telecamere lo colgono con il viso gonfio e un aspetto molto preoccupante. Queste le parole di Nicolas Taffarel, suo kinesiologo, a Luque: “Non hai idea. Non si regge in piedi. Tutta colpa di Matias (Pomargo), che ieri sera l’ha fatto bere e stamattina l’ha svegliato alle 9. È ridotto uno zombie, ma sta comunque per andare (allo stadio). Vedrai, sarà un disastro. Se riuscirà a mettere insieme due parole, sarà un miracolo”
Questo lo sfogo di Luque con Taffarel per la furibonda lite avvenuta durante la quale Maradona sarebbe caduto sbattendo la testa e procurandosi un grande ematoma nella zona lombare: “Ci siamo messi a chiacchierare e a bere, a un certo punto non so chi fosse più ubriaco. Beh, succede che iniziamo a urlarci contro, una tipica rissa da sbronzi. Ma mi ha detto cose orribili e non ci ho più visto. Avevo voglia di prenderlo a pugni e vomitargli addosso tutta la sua miseria, dirgli che è un povero str…, solo e rimbambito. Io comunque gliel’ho detto chiaramente: ‘tu saprai di calcio, ma io so di medicina. Se mescoli marijuana, alcool e pastiglie, ci resti secco”
Poche ore dopo le ultime intercettazioni è arrivata la reazione di Dalma Maradona su twitter, “quanto manca perché Luque finisca in galera? E quegli inutili della psichiatra e dello psicologo? E l’infermiera? Cosa aspetta ancora la Giustizia?”.