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Uno Spezia storico travolge il Milan. Ora Stankovic e derby per Pioli

Esultanza Spezia - Foto Antonio Fraioli

Wow, well done o chissà quale esclamazione di stupore deve aver utilizzato Robert Platek, nuovo presidente statunitense dello Spezia, di fronte alla tv nel corso dei novanta minuti del match contro il Milan. Al Picco Agudelo e compagni più che battere il Milan per 2-0 (Maggiore e Bastoni), scrivono un manifesto ideologico del calcio di Vincenzo Italiano. Distanze corte tra i reparti, ricerca costante della transizione positiva spesso foraggiata da un pressing a tutto campo che di questi tempi rappresenterebbe un corso d’aggiornamento pure per lo spento Liverpool di Klopp. Risultato: Milan tramortito e mai in partita (0 tiri in porta in 90′), Spezia arrembante e quasi generosa in termini di risultato. Difficile trovare una nota positiva del Milan, tradita dal 1′ al 90′ da tutti i suoi elementi. Male Dalot, distratti Theo Hernandez e Romagnoli, Ibrahimovic isolato e impalpabile Calhanoglu. Al contrario, è difficile trovare una nota stonata nello Spezia. Erlic vince il duello fisico e tecnico con Ibrahimovic, Bastoni e Vignali sono due costanti spine nel fianco, Saponara e Maggiore sempre nel vivo del gioco, Agudelo semplicemente totale e ispirato da falso nove. La prima rete è stupenda: Agudelo ruba palla a Theo Hernandez e dà il via ad un’azione che porta nell’area rossonera cinque elementi degli aquilotti, incluso Maggiore autore dell’1-0. Il raddoppio invece è semplicemente un gesto tecnico: Bastoni calcia dal vertice dell’area e diventa il decimo marcatore diverso in una macchina perfetta.

Si infiamma la classifica. La squadra di Italiano – la prima squadra a raccogliere più di 20 punti dopo 22 gare stagionali all’esordio assoluto in Serie A dal Siena nel 2003/04 – sale a quota 24 in classifica e costringe le inseguitrici a vincere con la pressione di una lotta salvezza imprevedibile. Il peggior Milan della stagione cade e rischia il sorpasso dell’Inter, impegnata contro la Lazio. L’ultima sconfitta esterna dei rossoneri risaliva a quel terribile ko sul campo dell’Atalanta. Tornano i fantasmi per Pioli reduce da un mese con tre sconfitte. E ora iniziano i grandi impegni. Prima il confronto con la Stella Rossa di Stankovic, quasi un assaggio di derby prima dell’Inter. Per Romagnoli affrontare subito una “settimana intensa” è una “nota positiva”. L’esame di maturità è davvero arrivato.

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