Questa sera, ore 18.30 ci sarà la sfida tra il Manchester City e il Tottenham. Il centrocampista Pierre-Emile Hojbjerg ritrova Pep Guardiola, che lo aveva allenato ai tempi del Bayern Monaco e con il quale aveva stretto un bel rapporto. Infatti l’allenatore, come riporta il Sun, era stato vicino al ragazzo nel momento più difficile della sua vita: suo padre Christian è ammalato, un tumore allo stomaco. “Guardiola mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Ho sentito di tuo padre, mi dispiace tantissimo, parliamone’. E all’improvviso ho cominciato a piangere, gli ho spiegato che ero confuso e spaventato. E lui mi ha detto: ‘devi stare accanto alle persone a cui vuoi più bene e che ti sono più vicino, anche se ti crea qualche problema sul posto di lavoro’. Mi ha detto che ci sarebbe stato sempre per me. E poi ha cominciato a piangere e non sapevo che dire”
Hojbjerg ha raccontato quanto è stato difficile per lui quel brutto momento: “Ovviamente mi ha segnato. Il lutto è una cosa complicata. All’improvviso ti accorgi che sei solo, a 18 anni, nel mondo del calcio e devi prendere decisioni che ti segneranno la carriera. Quando hai 18 o 19 anni, non vedi le cose a lungo termine e la persona che ti aiutava a farlo ora non c’è più”.
Il danese conclude parlando del lavoro svolto con Guardiola: “Tatticamente ho fatto enormi passi avanti con Pep. La cosa importante per lui è che capissimo il calcio, che lo leggessimo. Mourinho e Guardiola hanno ancora fame, anche se hanno vinto tutto. Ed entrambi lavorano con una ambizione incredibile. Pep mi ha insegnato ad analizzare il gioco, agli Spurs Mourinho ci ha reso una macchina, di cui sono orgoglioso di far parte”.