Con la staffetta mista si sono aperti i Mondiali di biathlon che si svolgeranno sino a domenica 21 febbraio in quel di Pokljuka. L’Italia, che ha schierato in prima frazione Didier Bionaz, in seconda Lukas Hofer, in testa Dorothea Wierer e in quarta Lisa Vittozzi, ha chiuso al sesto posto mostrando cose buone e cose meno buone. Probabilmente la scelta di mettere Bionaz, all’esordio in un Mondiale, in prima frazione non ha pagato visto che è stata una gara meno tattica del solito. Ma tutto sommato la prova degli azzurri è stata ben oltre la sufficienza con una Lisa Vittozzi assoluta protagonista e che fa ben sperare in vista delle prossime gare.
IL PROGRAMMA E GLI ORARI DI TUTTE LE GARE
DIDIER BIONAZ 6.5: Tutto sommato si difende bene, paga la partenza sprint delle nazioni più forti che provano subito a scremare il gruppo. Commette due errori a terra e lì la gara si fa in salita, ma nel secondo e terzo giro non crolla, lotta e prova a dare tutto. Termina la sua frazione staccato di oltre un minuto, ma per essere la prima presenza in un Mondiale, va bene così.
LUKAS HOFER 6.5: Lukas parte davvero forte, un primo giro concluso alla grande con uno zero a terra trascinando l’Italia al decimo posto a 45 secondi da J.Boe. Poi piano piano si va spegnendo: nel secondo giro comincia ad accusare la fatica, usa una ricarica in piedi passando alla fine del secondo giro ad oltre un minuto. Nel finale crolla e chiude a quasi due minuti dalla vetta. Un po’ troppo.
DOROTHEA WIERER 7: L’azzurra non era al meglio delle condizioni, si sta riprendendo da una influenza accusata nei giorni scorsi. Non brillantissima sugli sci, prova a rimanere attaccata invano ad Herrmann per tentare la clamorosa rimonta. Al poligono comunque non tradisce, usa una ricarica, ma si perde nell’ultimo giro lasciando il testimone a Lisa Vittozzi ottava ad un minuto e quaranta.
LISA VITTOZZI 8.5: Lisa è subito pimpante, ha un ritmo davvero notevole: sembra essere a suo agio sulla neve di Pokljuka. Recupera posizioni su posizioni, usa una ricarica a terra poi è autrice di un poligono semplicemente perfetto in piedi. L’Italia risale al sesto posto e chiude la staffetta a meno di un minuto dalla vetta, rosicchiando quaranta secondi dalla Norvegia leader indiscussa. Un’ottima iniezione di fiducia in vista delle gare individuali.