Coppa Italia

Allegri-Pirlo: la difesa ora è un fortino. All’Inter resta la Serie A

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo - Foto Antonio Fraioli

Una settimana per stare sereni e Allegri. Un po’ perché dopo la vittoria sulla Roma e la conquista della diciannovesima finale di Coppa Italia, lo stato d’animo in casa Juventus è più che buono. Ma anche perché quel cambio di Pirlo nel finale di Juventus-Inter con Chiellini al posto di Cuadrado ha quasi ricordato la tradizionale mossa del tecnico toscano con Barzagli. All’Allianz Stadium la Juventus ha fermato l’Inter sullo 0-0 col pragmatismo, ha guadagnato la finale creando poco e difendendo bene (Demiral monumentale). La continuità non è solo di risultati ma anche di carattere e desiderio di vincere. Meno sul lato del gioco dove forse la Juventus ha compiuto uno o due passi indietro tra il match di sabato e quello di stasera. Ma la Juventus c’è e dopo la Supercoppa Italiana, ha guadagnato la possibilità di alzare un altro trofeo contro la vincente di Napoli e Atalanta. All’Allianz Stadium vincono noia e imprecisione ma anche la solidità delle prime due difese del campionato: 18 gol subiti dai bianconeri, ventitré dai nerazzurri. E oggi si è capito perché. A fare bella figura sono i difensori centrali: Demiral maestoso ma fanno bella figura anche de Vrij e de Ligt. Continua il record negativo dei nerazzurri all’Allianz Stadium: nelle ultime sei sfide tra Juventus e Inter a Torino in tutte le competizioni i nerazzurri non hanno segnato neanche un gol, subendone nove. 

Sorride Andrea Pirlo che può chiudere, nel peggiore degli scenari sulla corsa Scudetto, con la possibilità di conquistare un secondo trofeo all’esordio in panchina. Sale la pressione per l’Inter di Antonio Conte che a febbraio si ritrova fuori da due competizioni su tre. La terza, la Serie A, offre subito il piatto forte: il match contro una Lazio in ascesa e il pericolo di una fuga del Milan. Ma a far ben sperare c’è anche un primo tempo condotto e controllato ad alti ritmi. “Noi dobbiamo andarci a giocare la partita con voglia, determinazione e con quello che abbiamo mostrato nelle due partite precedenti. Dovremo essere ancora più bravi, far tesoro di quello che è successo nell’ultima partita e cercare di essere perfetti perché per battere la Juventus bisogna giocare una partita che sfiori la perfezione”, ha detto Conte in conferenza stampa. La buona prova c’è stata. La perfezione no.

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