Ultima giornata del gruppo D di Coppa d’Africa, che aveva già dato due verdetti: Ghana qualificato e Uganda tagliato fuori.
Proprio il Ghana era, però, chiamato a difendere il primo posto contro l’Egitto, che aveva bisogno almeno di un pareggio per accedere ai quarti di finale; mentre, con una vittoria, avrebbe superato al primo posto il girone.
La sfida inizia con la squadra di Cuper che prova a fare la partita e che si porta in vantaggio, all11’, grazie al primo acuto, in questa Coppa d’Africa, da parte di Mohamed Salah; il quale, con un collo esterno mancino, mette la palla all’incrocio dei pali, direttamente da calcio di punizione, e fa 1 a 0. Il Ghana prova a rispondere con André Ayew e Asamoah Gyan; proprio il capitano delle “Stelle Nere” è però costretto ad abbandonare questa partita, per un problema all’adduttore; al suo posto, entra Jordan Ayew.
Poco dopo, l’Egitto rischia di raddoppiare, su un pasticcio della difesa ghanese; ma Mosen grazia i centroafricani, sparando alto con il portiere dell’Egitto fuori dai pali. Nella ripresa la partita si fa bellissima, con entrambe le squadre alla ricerca della via del gol. In particolare, sale in cattedra Christian Atzu, bravo a costruirsi almeno un paio di limpide occasioni da rete.
Al 90’ protagonista El Haddary, strepitoso nel respinge la conclusione ravvicinata di Jordan Ayew e a impedire il pareggio, con conseguente sorpasso in classifica, del Ghana. A Port Gentil finisce 1 a 0; punteggio che regala il primo posto all’Egitto, mentre il Ghana deve “accontentarsi” di passare come seconda. Gli uomini di Cuper affronteranno il Marocco, ai quarti; i ghanesi dovranno, invece, vedersela con la Repubblica Democratica del Congo.
Nell’altra partita del girone, il Mali aveva bisogno di battere l’Uganda e sperare in una sconfitta dell’Egitto, per passare il turno. Partono meglio i maliani, con Marega che si rende più volte pericoloso, senza però riuscire a trovare lo specchio della porta.
Sfida che fatica a sbloccarsi, anche per via della quasi impraticabilità del campo; ci pensa, però, Farouk Miya a rompere gli equilibri, al 70’, con un esterno destro che termina la propria corsa nel sette e regala il vantaggio all’Uganda. Il gol di Miya ha anche il merito di rendere la partita più frizzante: solo 3 minuti più tardi, infatti, il Mali pareggia i conti con un calcio di punizione magistrale di Bissouma, che trova la rete con una sassata da oltre trenta metri. Le occasioni, improvvisamente, cominciano a fioccare; specie quelle per il Mali, che non riesce, però, a trovare la rete del vantaggio. Sfida che si conclude in pareggio, con entrambe le squadre che terminano qui la loro Coppa d’Africa.