Nuoto

Riapertura piscine, Barelli risponde al CTS: “Bastano 7 metri quadri”

La piscina del Centro Sportivi Portici - Foto FINP

In seguito alle riunioni del Cts, sembra sempre più probabile la possibile riapertura delle piscine. La Federnuoto, però, ha chiesto al comitato scientifico di portare a 7 metri quadri per utente il limite di frequenza. “Le notizie riportate oggi sui mezzi di informazione indicano che a breve potrebbero riaprire a tutti gli utenti le piscine e le palestre. L’orientamento nasce dalla riunione fortemente voluta dalla Federnuoto con il CTS e il Dipartimento Sport tenutasi circa un mese fa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza mia e del prof. Marco Bonifazi, presidente della commissione medico-scientifica federale”. Queste le dichiarazioni del presidente della Fin, Paolo Barelli, che all’Ansa ha proseguito: “Nel corso dell’approfondimento è stato riscontrato che il protocollo già redatto e pubblicato dalla FIN in accordo con il Dipartimento dello Sport risponde ai requisiti necessari per il contenimento della diffusione del COVID-19. A seguito della riunione il CTS ha redatto un verbale indicando alcune prescrizioni (ad esempio 10 mq di acqua in piscina per utente a fronte dei 7 mq indicati dalla FIN) che sono diventati i riferimenti per valutare la possibilità di consentire nuovamente l’accesso alle piscine, non solo agli atleti di interesse nazionale, ma anche agli altri praticanti, nel pieno rispetto del protocollo della FIN. La riunione tra FIN, CTS e Dipartimento dello Sport si è svolta in un clima di piena collaborazione ed in un periodo in cui la pandemia registrava dati molto più critici di quelli attuali. Pertanto la FIN, in coordinamento con il Dipartimento dello Sport presso la Presidenza del Consiglio – ha concluso Barelli- chiederà al CTS di contenere a 5/7 mq il limite di frequenza per utente, ritenuto sufficiente ai fine di prevenire il contagio e garantire la salute di tutti i fruitori”.

SportFace