“Trovo alquanto sorprendente apprendere dalla stampa di questa azione della Sigi visto che ancora oggi non mi è pervenuto nulla. Probabile che domani arrivi la notifica di un’azione che giudico iniqua e persecutoria visto che riguarda solo i creditori che non hanno raggiunto un accordo transattivo. Singolare questo modo di agire della Sigi di voler abbattere i debiti avviando un’azione di responsabilità nei confronti dei creditori che non hanno trovato un accordo transattivo“. Lo ha detto l’ex amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco ai microfoni di “Itasportpress”. L’ex dirigente degli etnei ha parlato della questione che lo vede coinvolto, con la Sigi Spa che lo ha citato a comparire davanti al tribunale civile di Catania.
“Mi è stata fatta una proposta che ho ritenuto inadeguata respingendola al mittente. Sono soldi miei che riguardano emolumenti di tre anni mai presi. Chi può disconoscere il Tfr? Mi tutelerò nelle dovute sedi e mi riservo di presentare una denuncia, con richiesta di risarcimento di svariati milioni di euro alla proprietà del Calcio Catania, per danni all’immagine professionale e patrimoniali. Questa azione della Sigi infatti mi potrebbe far saltare anche le trattative che ho in corso con club di Serie A”.