Serie A

Udinese-Verona, Juric: “Mi aspetto una partita tosta. Acquisto di Lasagna è un segnale del presidente”

Ivan Juric - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico dell’Hellas Verona, Ivan Juric, alla vigilia del match contro l’Udinese valevole per la ventunesima giornata del campionato di Serie A, ha presentato la sfida in conferenza stampa: “Mi aspetto una partita tosta. L’anno scorso avremmo meritato molto di più nel doppio confronto, invece quest’anno ci è andata bene, sebbene fossimo in piena emergenza. Arrivano da tanti risultati utili e difficilmente prendono gol. Hanno anche organizzazione difensiva, ma in generale sono molto organizzati. Ci aspetta una partita difficile, poi abbiamo perso Ceccherini, mentre Vieira e Sturaro stanno recuperando. Ma alla fine abbiamo fatto una buona settimana. Per tanti mesi non ero in condizione di fare il gioco: lavoravi su altri aspetti per fare risultato, e la squadra è stata splendida in questo. A Roma abbiamo giocato, in tante cose abbiamo fatto passi in avanti. Ci sono stati quindici minuti brutti, con totale mancanza di concentrazione, e abbiamo preso tre gol. Da un mese a questa parte iniziano a vedersi le cose sotto il profilo del gioco: ci vuole tempo, siamo in fase di costruzione, come se fossimo a fine settembre”.

Il croato si è detto estremamente felice del mercato fatto dalla società, che gli consentirò di migliorare ulteriormente il lavoro sul campo: “Sono stra-soddisfatto di come siamo cresciuti in questo anno e mezzo: l’acquisto di Lasagna è un segnale del presidente, che è cambiato. Se guardo sotto di noi, ad esempio al Parma, hanno speso settanta milioni senza vendere nessuno. Noi siamo appena all’inizio. Ma con l’acquisto di Lasagna il presidente ha dato un segnale. Collocarci da qualche parte mi viene difficile: in questo momento ritengo che abbiamo una rosa all’altezza, che può lottare. Sono molto ottimista. Dipende molto da noi, ho questa sensazione. Dipende da come lavoreremo: sono contento, penso che la squadra sia giusta. Se faremo bene sarò felice, se faremo male vuol dire che potevamo fare qualcosa in più, anche come staff. Può essere un nuovo inizio”.

In attacco, fino al termine della stagione, probabilmente ci sarà il ballottaggio tra il neo-acquisto Kevin Lasagna e Nikola Kalinic“Ha grandi margini di miglioramento. Tutti conosciamo la sua velocità, ma penso abbia anche tecnica, seppur non eccelsa. Deve diventare completo: deve partecipare al gioco e fare quegli strappi che ci ha fatto vedere. Può giocare da solo o con Kalinic. Quando arrivano i nuovi li provi, ma le mie prime impressioni sono che le caratteristiche che conoscevamo sono confermate, e ha grandi margini. Kalinic? Capisco i vostri giudizi, ma io ho più pazienza. È normale, non può andare tutto veloce. Io vedo un giocatore fenomenale: ha movimenti, timing. Tutti ci aspettavamo di più, ma può diventare determinante. Sta lavorando molto bene”.

L’allenatore gialloblù, poi, si è soffermato anche sul resto della rosa: “Lazovic ha fatto bene, non mi è dispiaciuto. La squadra in generale, contro la Roma che ha preparato la partita nel dettaglio, ha fatto bene, togliendo quei quindici minuti brutti. Nei primi venti sono stati nettamente superiori, e dopo il primo gol abbiamo fatto male. Bessa lo conosco bene, si sta inserendo e lavora con grande serenità e concentrazione. Rispetto a prima lo vedo molto più felice di stare con noi, sarà sicuramente molto utile. Magnani ha alti e bassi: io credo moltissimo in lui, a volte fa cose fantastiche, da top player, e in altri momenti ha delle pause che non possiamo permetterci. Deve lavorare sulla concentrazione, fisicamente è a un buon livello. Dobbiamo decidere se sarà titolare o se entrerà a gara in corso. Dimarco? Il terzo di sinistra è sempre un problema per noi. Non è semplice trovare un terzo a sinistra con le caratteristiche giuste: se metti un centrale puro perdi qualcosa nella costruzione, se metti Federico perdi un po’ in altezza. Siamo sempre là, e in base a questo io scelgo. A destra ne abbiamo tanti buoni, e mi spiace non far giocare di più qualcuno, mentre a sinistra siamo sempre così. Con Kumbulla eravamo riusciti a trovare la soluzione, quest’anno un po’ meno”.

“Dawidowicz? Su di lui c’è stato un anno e mezzo di lavoro: all’inizio non ero contento, ma è cresciuto tanto. Sono però ancora giocatori inesperti su certe cose. Lui sta facendo bene, togliendo quei dieci minuti in cui è andato un po’ in tilt. Ha le caratteristiche giuste per fare il terzo”, ha concluso il croato.

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