Coppa Italia

Poche idee, tanto rispetto: Napoli e Atalanta non si fanno male, tutto rimandato al ritorno

Napoli-Atalanta, Coppa Italia - foto Antonio Fraioli

Rispetto, poche idee e la voglia di non rovinare rutto rimandando ogni discorso al ritorno al Gewiss Stadium. Termina con uno 0-0 sostanzialmente giusto per quanto visto la semifinale d’andata di Coppa Italia tra Napoli e Atalanta, una partita che prometteva sicuramente di più di quanto in realtà non si sia visto. Occasioni ridotte all’osso, nessun errore come invece visto più volte ieri a Milano, e una sorta di patto di non belligeranza implicito con cui azzurri e orobici si danno appuntamento fra sette giorni. Impossibile nasconderlo: è stata una partita in fin dei conti brutta e mal giocata da entrambe le squadre, che peraltro nei confronti diretti ci avevano abituato diversamente (uno 0-0 tra partenopei e nerazzurri non si vedeva dal 2009).

Primo tempo in cui i padroni di casa non sembrano distaccarsi particolarmente dal tipo di prestazione offerta nelle ultime giornate: la squadra di Gattuso è contratta e gioca in maniera troppo lineare, con la sensazione che l’idea di schierare Lozano come punta centrale e di rinunciare alla fisicità di Petagna non sia una scelta lungimirante. E in effetti, a collezionare le occasioni migliori sono proprio gli orobici, che con delle ripartenze fulminee e un’intensità praticamente doppia rispetto agli azzurri creano dei grattacapi a Ospina ma senza trovare la via del gol. Nella ripresa anche la Dea è costretta a tirare un po’ il fiato e Gasperini decide di dar spazio a Ilicic e Lammers per far rifiatare sia Zapata che Muriel. Gli impegni nei prossimi giorni saranno tanti, fitti e importantissimi, e tutto sommato lo 0-0 al Maradona può essere un risultato positivo. Ne viene fuori che il finale è decisamente spento e nemmeno l’ingresso in campo di Osimhen ravviva gli ultimi minuti. Mercoledì prossimo, per forza di cose, assisteremo a una partita decisamente diversa.

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