Va alla Juventus il primo dei due atti della semifinale attesissima contro l’Inter. E’ una piccola rivincita per i bianconeri, che avevano perso e lo avevano fatto male in campionato, ma la lezione è imparata e nel frattempo sono arrivate due vittorie convincenti in campionato e – soprattutto – la vittoria del primo trofeo stagionale. E per avvicinarsi al secondo titolo la squadra di Pirlo dovrà adesso difendere un importante 1-2 conquistato a San Siro in un ritorno che rivedrà in campo per i nerazzurri Lukaku e Hakimi, che sono mancati maledettamente in questa andata un po’ sfortunata per la squadra di Conte.
L’Inter di stasera non è sicuramente quella vista pochi giorni fa nell’incrocio in Serie A, ma è anche vero che la Juventus ha messo in campo tutt’altro spirito e aveva soprattutto Cuadrado e De Ligt a disposizione, e tutta la loro leadership nella linea difensiva sposta gli equilibri. E’ una partita che si gioca sul filo dell’equilibrio e, soprattutto, delle ingenuità e degli errori. E’ da ascrivere a questa lista la rete del vantaggio di Lautaro Martinez, che sfrutta un pasticcio della linea difensiva avversaria e, in seconda battuta, un Buffon non irresistibile (ma si rifarà con gli interessi nel secondo tempo).
A differenza di quanto accaduto il 17 gennaio, la Juventus reagisce e rimette in piedi il risultato. Lo fa con il proprio trascinatore, un Cristiano Ronaldo tornato decisivo dopo un periodo di appannamento, ma quante ingenuità da parte dei padroni di casa. La prima la confeziona Young, che regala un rigore per un fallo davvero evitabile ai danni di Cuadrado. Sfugge agli arbitri, non al Var, e CR7 dal dischetto come sempre è infallibile. Pochi minuti dopo c’è il ribaltone, ancora con Ronaldo che stavolta attiva il proprio killer instinct per beffare Bastoni che sceglie il lato sbagliato e sottolinea l’altro contemporaneo errore di Handanovic, uscito senza alcun motivo dalla propria area di rigore. Porta vuota, il portoghese lascia partire una conclusione telecomandata ed è 1-2.
Nel secondo tempo l’Inter ci prova con la reazione di orgoglio, non può certo bastare anche in virtù di una panchina che offre Perisic ed Eriksen, ma che non vede gli stessi entrare in partita. Conte e Pirlo sostituiscono Vidal e Ronaldo, entrambi scontenti all’uscita dal campo: al fischio finale, però, CR7 può sorridere ed è già focalizzato sul ritorno. Prima ancora, però, c’è da battere la Roma, se si vuole puntare ancora allo scudetto.