“Dopo trenta ore credo di avere finito le lacrime ma il tremendo dolore, misto all’enorme dispiacere, rimane dentro di me forte, fortissimo, assieme a un cuore che continua a dimenarsi, urlando e gridando tacitamente. Sono le urla e quella sensazione di impotenza a bordo pista quando ho capito che la stagione era finita, è lo sguardo del mio skiman che riuscivo a sostenere sentendomi in colpa per il sogno spezzato ma è anche l’amore delle mie compagne quando mi hanno circondata in un abbraccio di gruppo tutte insieme nella reception dell’hotel prima che tornassi in Italia: prendo tutto e lo porto con me“. Queste le prime dichiarazioni di Sofia Goggia tramite i social dopo il brutto infortunio rimediato a Garmisch che le precluderà i Mondiali di Cortina. La risonanza magnetica e la Tac, infatti, hanno evidenziato la frattura composta del piatto tibiale laterale del ginocchio destro. “Le cose vanno come devono andare per destino, coincidenze e scelte – ha scritto la sciatrice bergamasca – Voglio pensare che nulla, nulla accada mai per caso e che tutto contribuisca al compimento del disegno di ognuno di noi: è sempre stato così, e lo sarà ancora. In quell’ottica fino a ieri c’erano i Mondiali: mi sento a pezzi. Ma ora quella specula altro non fa che ricordarmi che è solo guardando in là, alzando lo sguardo, focalizzando le cose oltre la nostra visuale che si può vivere, e per quanto io sia lontana fisicamente da quello che può inquadrare quell’obiettivo, cerco di metterlo a fuoco e di inseguirlo. Per ripartire. Per continuare imperterrita nel percorso. Per andare avanti. Perchè bisogna farlo. Usque ad finem. Ci vuole coraggio, e ora è necessario metterlo in campo”, ha concluso.
Sci alpino, Goggia rompe il silenzio: “Mi sento a pezzi, ma devo andare avanti”
Sofia Goggia - Foto Pier Marco Tacca/Pentaphoto