Serie A

Astori, la perizia: “Morte che non poteva essere evitata”

Davide Astori - Foto Twitter Fiorentina
Davide Astori - Foto Twitter Fiorentina

La morte del calciatore della Fiorentina, Davide Astori non poteva essere evitata. Questa la conclusione a cui è giunta la perizia che ha confermato le cause del decesso individuate dal medico legale: l’aritmia ventricolare maligna, provocata dalla grave patologia cardiaca della quale soffriva, ma che non gli fu mai diagnosticata. I periti nella loro relazione avrebbero sostenuto che la notte in cui si sentì male, mentre dormiva, solo in una camera d’albergo, l’unica possibilità di salvarlo sarebbe stata quella che gli fosse stato installato in precedenza un defibrillatore. Tuttavia anche se il capitano viola fosse stato sottoposto all’holter la possibilità che l’esame rilevasse anomalie sarebbe stata bassa. Per la morte di Astori il professor Giorgio Galanti è a processo in qualità di direttore sanitario della medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Secondo l’accusa non colse alcuni segnali provenienti dall’elettrocardiogramma e dalle prove sotto sforzo.

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