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Milan, oltre ai rigori c’è di più: prova di forza e compattezza, il Bologna si sveglia tardi

Franck Kessié - Foto Antonio Fraioli
Franck Kessié, Milan- Foto Antonio Fraioli

Partita a senso unico per i suoi tre quarti, poi il finale thriller: come spesso succede in questo campionato è però il Milan a portare a casa un’altra vittoria, quella che vale il momentaneo +5 sull’Inter impegnata stasera e il primo posto della classifica confermato almeno per un’altra giornata. L’1-2 dei rossoneri sul campo del Bologna arriva con un copione simile a quello visto già altre volte. La squadra di Pioli con personalità fa la partita, si trova sul velluto quando gioca in trasferta – nessuna sconfitta lontano dal Meazza da più di un anno – e arriva il rigore numero tredici in stagione. Dal dischetto va Zlatan Ibrahimovic che sbaglia ancora una volta come già capitato in stagione e forse scosso dalle polemiche nel derby, ma sulla ribattuta Rebic rende meno amaro l’errore al compagno e trafigge Skorupski.

Una volta trovato il vantaggio, la squadra rossonera è in pieno controllo della partita e il raddoppio passa ancora una volta per il dischetto. A inizio secondo tempo disastro di Soumaoro che colpisce con le due mani cercando di sventare una minaccia portata da Ibrahimovic e per Doveri non possono esserci dubbi. Stavolta si presenta Kessie dagli undici metri e l’ivoriano si dimostra ancora una volta infallibile. Mihajlovic non riesce a scuotersi i suoi, e così l’episodio che incendia il finale arriva soltanto a dieci minuti abbondanti dal termine, quando da una sciocchezza di Theo Hernandez nasce un contropiede finalizzato alla perfezione dall’ex di turno Poli. Gli ultimi giri di lancette vengono vissuti in apnea dagli ospiti, ma i felsinei non riescono a evitare un altro ko che complica le cose in chiave salvezza. Per la squadra di Pioli, invece, altra vittoria a due facce: quel che contano, a ogni modo, sono i tre punti e la testa della classifica che è ancora salda nelle mani del Diavolo.

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