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Monitoraggio Iss 29 gennaio, Rt nazionale cala a 0,84: solo l’Umbria a rischio alto

L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,75– 0,98), in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l’uno“. Lo si apprende dalla bozza del monitoraggio settimanale, pubblicato venerdì 29 gennaio, redatto dall’Istituto Superiore di Sanità. Negli ultimi 14 giorni, infatti, “si continua a osservare una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale“. Il valore è di 289,35 casi ogni 100mila abitanti rispetto al 339,34 del periodo 4-17 gennaio.

INDICE RT REGIONE PER REGIONE

PRESSIONE OSPEDALIERA – Sono otto, contro le dodici della scorsa settimana, le regioni italiane che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica del 30%. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è ora del 28%: si denota come il numero di persone ricoverate in terapia intensiva sia in diminuzione da 2.487 (19/01/2021) a 2.372 (26/01/2021). Anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è in diminuzione, passando da 22.699 (19/01/2021) a 21.355 (26/01/2021). “Tale tendenza a livello nazionale – precisa l’Iss – sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive“.

REGIONI A RISCHIO – Solo una Regione, l’Umbria, rimane con una classificazione complessiva di rischio alta (contro 4 della scorsa settimana), mentre 10 Regioni sono classificate con rischio moderato. “Questa settimana si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020 – si legge nel monitoraggio -. Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (vs quattro la settimana precedente), dieci con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso. Una Regione (Molise) ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno“.

CLASSIFICAZIONE REGIONI SECONDO NUOVO MONITORAGGIO ISS

RISCHIO ALTO: Umbria

RISCHIO MODERATO: Abruzzo, Fvg, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Bolzano (ad alto rischio di progressione), Provincia di Trento, Puglia e Toscana.

RISCHIO BASSO: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise (ad alto rischio progressione), Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta e Veneto.

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