Dopo il tredicesimo posto di ieri in discesa, che le ha consentito di aggiudicarsi la Coppa del Mondo generale, oggi Lara Gut con il secondo posto in superG ha vinto anche la Coppa di specialità, ripetendo il successo del 2014. Ecco le sue dichiarazioni, raccolte da Giulio Gasparin, inviato EBU per la FIS:
Un commento sulla gara di oggi?
“Sono felice, è stata una lunga stagione, piena di alti e bassi. Ho quasi finito per quest’anno e sono molto contenta per aver dominato anche la stagione di superG. Ho lavorato duramente per guadagnare i punti che mi permettessero di vincere la Coppa Generale, e ammetto di esser stata anche aiutata un po’ dalla fortuna perché per arrivare a questi risultati devono andar bene tante piccole cose”.
Quali sono stati oggi i fattori più importanti che ti hanno consentito di ottenere quest’altro traguardo?
“Il superG è probabilmente la disciplina più dura, è sempre piena di imprevisti. Intanto è stata giusta la scelta degli sci che alla fine si possono rivelare decisivi. Oggi è andato tutto bene da questo punto di vista, e la conquista della Coppa di specialità è un ulteriore incoraggiamento per andare avanti in questa direzione”.
Dopo la discesa di ieri che ti è valsa la Coppa del Mondo, oggi hai sciato più rilassata?
“No, anzi l’opposto. Ero molto combattuta dopo l’ultima gara, che mi ha consentito di aggiudicarmi la Coppa Generale. E’ vero che sono molto felice di aver raggiunto quell’obiettivo, potrei avere la tentazione di mollare tutto e mettermi in ferie, ma sono una sciatrice e anche oggi al cancelletto il mio obiettivo era quello di andare il più veloce sugli sci, è la ragione per cui ci metto tanto impegno negli allenamenti”.
A St. Moritz hai ottenuto il tuo primo podio in carriera, adesso qui stai attraversando un altro fantastico capitolo. L’anno prossimo qui si svolgerà il Mondiale. Questa è una pista speciale per te?
“Quando gareggi vicino casa è sempre un momento speciale, la gente è carina con te, ci sono gli amici, quando ho cominciato ad ottenere qui i primi risultati di prestigio a 16 anni era tutto più leggero intorno a me, ancora non c’erano tutte queste attese nei miei confronti. Poi ovviamente con il passare degli anni le aspettative sono aumentate, c’è più pressione adesso, un podio può non essere considerato un risultato all’altezza. Sono contenta di esser tornata qui quest’anno e di essermi tolta tutte queste soddisfazioni, e per continuare a raggiungere questi obiettivi devo continuare così nella off-season”.
Come hai trovato l’atmosfera anche in prospettiva del Mondiale dell’anno prossimo?
“Veniamo da un inverno molto lungo, abbiamo incontrato gente da tutto il mondo, qui è diverso, c’è più affetto e più attenzioni intorno a me. E poi di giorno come sempre c’è la gara, oggi il superG era difficile, spettacolare e c’era una bella cornice di pubblico, è proprio quello che chiediamo al nostro sport”.
Hai sentito il tifo per te?
“Ero concentrata sulla mia gara e sul tracciato, è stato comunque bello sentire il tripudio dei miei tifosi e colleghi all’arrivo”.