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Crisi di Governo: al Senato Conte ottiene fiducia con 156 sì, 140 no e 16 astenuti

Giuseppe Conte - Foto Wikipedia

L’aula del Senato nella serata di martedì 19 gennaio ha votato la fiducia posta dal Governo sulla risoluzione di maggioranza relativa alle comunicazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con 156 sì, 140 no e 16 astenuti. Una votazione conclusasi con qualche minuto di ritardo a seguito della riammissione al voto dei senatori Ciampolillo e Nencini.

In aula in mattinata il premier ha attaccato in maniera decisamente diretta Italia Viva e Matteo Renzi: “Il Governo ha ricevuto da una parte della maggioranza stessa accuse di nel contempo di immobilismo e di correr troppo, di accentrare i poteri e di non avere la capacità di decidere. Vi assicuro che è complicato, molto complicato governare in queste condizioni, con chi continuamente dissemina mine sul percorso comune e mira a logorare un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza. Ma non intendo dire, come ho già chiarito ieri, che i ristori sono sufficienti a compensare ulteriormente le perdite subite”.

Nella giornata di ieri Conte aveva incassato la maggioranza assoluta alla Camera: a Montecitorio 321 i voti favorevoli alla fiducia (a 315 vi era la soglia minima da raggiungere) con 259 contrari e 27 astenuti, ma era chiaro a tutti come invece a Palazzo Madama gli equilibri fossero ben diversi e come l’esecutivo potesse rischiare di ottenere soltanto una maggioranza relativa, con la somma di astensioni e di contrari che avrebbe superato quella dei sì al Governo. Il cui destino, ora, è appeso a un filo sottile.

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