Quest’oggi gli organizzatori delle Olimpiadi di Tokyo hanno annunciato che, con ogni probabilità, il numero di atleti presenti alle cerimonie di apertura e chiusura sarà ridotto causa coronavirus: “Per garantire la sicurezza e l’incolumità degli atleti e per semplificare le operazioni, riteniamo che sia necessario riconsiderare il numero di partecipanti alle cerimonie di apertura e chiusura”, hanno affermato gli organizzatori.
Secondo il quotidiano Yomiuri Shimbun si preannuncia una drastica riduzione, fino al 50% dei circa 11mila atleti che parteciperanno ai Giochi. Ovviamente la questione è ancora discussa in seno al CIO, dato che molto dipenderà dalle restrizioni sanitarie che limiteranno il tempo trascorso dagli atleti nel villaggio olimpico. Sempre secondo il giornale, l’accesso degli atleti all’interno di quest’ultimo sarebbe ammesso solo cinque giorni prima dell’inizio previsto delle rispettive gare e al massimo due giorni dopo la fine. Nessuno al momento mette in dubbio la disputa della rassegna. “Il governo non ha cambiato la sua posizione sulle Olimpiadi e le Paralimpiadi”, afferma un portavoce mentre il CIO continua ad avere “piena fiducia nelle autorità di Tokyo e nelle misure che stanno prendendo” per garantire giochi sicuri. Non ci sarà un obbligo per quanto riguarda il discorso vaccinazioni, ma il CIO “collaborerà con i comitati nazionali per incoraggiare e aiutare” gli atleti e il loro entourage a farlo.