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Coni, Malagò: “Cio? Non posso dire cosa succederà”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Osservatorio Promozione Sportiva

“Non posso dire cosa succederà” sulla questione della mancata autonomia del Coni, “ma è come chiedersi: se uno infrange il codice penale, viene sanzionato? E’ automatico, ci sono diritti e doveri. Il governo italiano deve fare un decreto per sistemare questo vulnus”. Queste le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò in vista dell‘Esecutivo del Cio in programma il prossimo 27 gennaio, che discuterà la questione della mancata autonomia del Comitato olimpico nazionale italiano. “Di sicuro la carta olimpica, in particolare l’articolo 27, dice di fare obbligatoriamente delle cose che non stiamo facendo da due anni – ha aggiunto Malagò, intervenuto a Radio Radio in occasione della trasmissione “Buon Compleanno Fiamme Gialle!” – Da due anni c’è un dialogo tra Cio, Coni, ministero dello Sport e Governo italiano per sollecitare la sistemazione di questa assurda situazione considerando il prestigio e l’importanza del Coni, anche perchè il 24 giugno 2019 il Cio ha dato fiducia all’Italia assegnandoci i Giochi di Milano-Cortina 2026“. “Tutti oggi riconoscono il problema al 100% e la necessità di una soluzione – ha concluso Malagò – ma non c’è l’accordo su come scrivere questa soluzione tra le forze di maggioranza, come succede anche per altri settori. Ma noi abbiamo un’urgenza. Il 27 gennaio c’è un Esecutivo del Cio e, dopo tutti i warning ufficiali ricevuti, non possiamo stupirci se riceviamo una sanzione definitiva”.

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