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Veneto, Zaia: “La nostra regione non è la prima per contagi”

“Il Veneto primo per contagi. Non è vero. Noi da sempre facciamo un gran numero di tamponi rapidi. Che però, sulla base della circolare del febbraio scorso, non possono essere inclusi nella statistica. O meglio: i positivi sono contati, ma il loro numero viene caricato sui soli tamponi molecolari. Ma nei prossimi giorni, questo cambierà. Queste le dichiarazioni del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia che ha concesso un’intervista al Corriere della Sera. “In Veneto la situazione è assolutamente seria, e lo sarà fino a quando avremo dimesso l’ultimo paziente – ha spiegato – Il Covid è un incubo. Ma da qui al leggere i dati senza la necessaria consapevolezza, ce ne corre. Tra pochi giorni i nostri contagi si abbasseranno. Il governo cambierà il modo di registrare i dati, come richiesto dalle Regioni. Quello che finora ha fatto passare il Veneto per un lazzaretto. Il ministero ci ha inviato la bozza della circolare che sostituirà quella di febbraio, che include i tamponi rapidi. La verità è che la nostra regione in ottobre aveva il 5% dei positivi sui test, in novembre e dicembre l’8%. Mentre la media nazionale è del 12,48%”. Infine in merito alle polemiche sul governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha effettuato il vaccino prima degli altri, Zaia risponde: “Io certamente mi vaccinerò. Ma soltanto quando arriverà il mio turno. Perché ogni vaccino che non arriva a chi ne ha più bisogno è un’opportunità persa. Ho detto ai miei direttori generali di non vaccinarsi: perché i vaccini, nella prima fase, servono per chi sta nelle terapie intensive, non per chi sta in ufficio”.

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