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Milan, è davvero un buon Natale: battuta anche la Lazio, in vacanza da capolista

Theo Hernandez - Foto Antonio Fraioli

Milano ride e va in vacanza sul tetto della Serie A. L’Inter aveva messo la freccia nel pomeriggio, di sera il Milan al termine di una partita straordinaria nonostante le assenze pesantissime si riporta in vetta al campionato dimostrando di essere davvero la squadra da battere, a sorpresa ma con merito. Il 3-2 contro la Lazio è questo ma anche altro, è la voglia di non mollare mai dei rossoneri, che anche senza Ibrahimovic, Kjaer e Kessie, i tre perni della squadra, osano e in cambio ottengono la libidine di un gol al 93′ con il solito Theo Hernandez. Tanta sfortuna per i biancocelesti, che erano stati bravi a recuperare il 2-0 iniziale, ma che nel finale senza Immobile e Milinkovic-Savic – piccolo appunto a Inzaghi – finiscono per gettare i remi in barca e concedono troppo a quella che – lo dicono i numeri – è la squadra che ha fatto più punti in questo scorcio di stagione, a partire dal lockdown di marzo e in generale in tutto l’anno solare. L’unica preoccupazione per Pioli, a questo punto, è la pausa di dieci giorni che può forse diventare controproducente visto il momento magico, ma la Juventus a -10 è qualcosa di incredibile solo a pensarci in attesa dello scontro diretto e a livello mentale il 2021 può iniziare come è finito il 2020.

In una serata in cui Milan-Lazio l’ha fatta da padrone, importante vittoria della Roma che si porta al terzo posto a quota 27 punti battendo un Cagliari mai domo per 3-2. Joao Pedro show prova a regalare una piccola rivincita all’ex di turno Di Francesco, che però ancora una volta deve accettare di dover ottenere un risultato negativo a fronte di una buonissima prestazione. Al quarto posto in classifica c’è il super Sassuolo di De Zerbi, che vince a Marassi per 2-3 in una partita dall’andamento pazzo come la squadra neroverde: gol al 2′, poi altre due reti in appena due minuti nella ripresa dopo il pareggio di Quagliarella. Keita entra nel finale, segna e si fa cacciare per un brutto intervento e tutto ciò non sarà piaciuto a Ranieri che non centra la prova del nove. A Bologna succedono cose da Paz e l’Atalanta non riesce a vincere sprecando un doppio vantaggio: Muriel in due minuti segna la sua doppietta e dimostra di essere on fire, nel finale però con due difensori – il citato Paz e Tomiyasu – Mihajlovic strappa l’ennesimo pareggio.

Pari anche tra Napoli e Torino allo stadio Maradona. A sbloccare il match è il napoletano Izzo con una girata sporca, poi il solito Toro di Giampaolo non riesce a fare 31 e subisce il gol di Insigne che evita un’altra figuraccia agli azzurri che fanno i conti anche con la malattia di Gennaro Gattuso, che al termine del match ha spiegato di soffrire di miastenia. In chiave salvezza pesantissimo lo 0-2 con cui il Benevento di Pippo Inzaghi ottiene un’altra vittoria, stavolta piegando l’Udinese alla Dacia Arena e portandosi addirittura al decimo posto in classifica, mentre comincia come meglio non potrebbe la quarta avventura sulla panchina del Genoa di Davide Ballardini, che comincia con la vittoria nel derby contro lo Spezia in rimonta e con merito, dimostrando di avere un feeling incredibile con il Grifone: la missione salvezza comincia da qui.

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