Flavio Briatore è sempre ormai nel mirino della critica per i suoi comportamenti. Già quest’estate fu protagonista della questione contagi per Covid-19 nella sua discoteca Billionaire, in Sardegna. Un avvenimento più recente è stato giovedì scorso a Milano, quando è stato accusato di aver ostruito il traffico con la sua Rolls Royce. Il veicolo è stato considerato per errore di sua proprietà, ma le critiche non sono mancate. Proprio per questo l’imprenditore ha deciso di sfogarsi raccontando in un’intervista a Libero la sua versione: «Tutto nasce giovedì scorso quando il Corriere pubblica un articolo sul sito, con tanto di video, accusandomi di aver parcheggiato una Rolls Royce nel cuore di Milano, in modo tale da bloccare il traffico. Io chiamo subito il giornalista, smentendo categoricamente e dicendogli che non potrei mai essere io: sono a Montecarlo, non guido da 20 anni e la targa della mia auto è monegasca, non italiana come quella ripresa nel video. Il giornalista del Corriere riporta la smentita ma continua a sostenere nell’articolo di avere le prove: i testimoni, dice, riferiscono che si tratta di Briatore… E per due giorni il Corriere continua così, fino a che, in modo molto cortese, non si espone Luigi Proietti che, parlando con Leggo e Il Giornale, ammette di essere lui il vero responsabile dell’infrazione».
E riguardo possibili scuse per l’errore commesso dal Corriere, ribatte: «Macché. Il Corriere per due giorni mi ha descritto come un furbetto: prima di pubblicare il pezzo non si è degnato di farmi una chiamata per appurare che fossi realmente io, e dopo ha continuato a giocare sull’equivoco, sostenendo che Proietti era un mio sosia. E poi, a parte il pentimento tardivo pubblicato nel pezzo, non mi sono arrivate le scuse personali né del giornalista né del direttore né dell’editore. Pertanto farò causa».