“Ci teniamo stretti questo punto. L’obiettivo primario era rimanere con la porta inviolata e l’abbiamo centrato. Nel primo tempo siamo stati un po’ sotto tono dal punto di vista del palleggio rispetto ad altre gare; siamo usciti alla distanza, facendo bene nei primi 25′ della ripresa per approccio e qualità“. Così Eusebio di Francesco a margine del pareggio a reti bianche tra Parma e Cagliari, gara in programma al Tardini nella dodicesima giornata del campionato di Serie A. “Avremmo potuto essere più bravi negli ultimi venti metri, nella scelta finale della giocata – ha aggiunto il tecnico rossoblù -. Se siamo stati meno incisivi di altre volte, occorre anche dare merito al Parma, che si è dimostrato più carico e brillante di noi, galvanizzato dal buon risultato di Milano“.
E sulle titolarità di Cerri e Oliva: “Alberto nell’ultimo periodo aveva fatto bene, segnando in Coppa e offrendo una buona prova contro l’Inter, quando aveva fatto salire la squadra e lavorato con i compagni. Oggi ha fatto più fatica, ma è stato meno supportato. Oliva è cresciuto col passare dei minuti, mi è piaciuto per abnegazione e sotto l’aspetto tattico. Nel finale ha avuto i crampi e ho dovuto sostituirlo“. Sui problemi legati al Covid: “Abbiamo dovuto rinunciare nelle passate settimane a giocatori importanti per causa del Covid. Per noi è sempre un grosso dubbio valutare le condizioni di chi arriva dal virus, sia fisiche che mentali. Ho inserito Simeone perché volevo un giocatore che desse maggior profondità e brillantezza, venendo a cercare palla tra le linee e allungando la difesa del Parma. Il suo impatto dei primi venti minuti è stato buono poi è andato in calando“.
Sulla continuità di risultati: “Non mi piace circoscrivere il cammino di una squadra ad un ciclo di partite: guardo alle dodici gare sin qui giocate, nell’ultimo periodo abbiamo lasciato per strada qualche punto, penso all’ottima prova di Verona e a quella contro lo Spezia. Dovevamo dare continuità di risultati, ci siamo riusciti. Mi aspetto di più come proposta offensiva, ma può capitare una gara dove si è meno lucidi: a volte abbiamo fatto meno bene in fase difensiva e combinato buone cose in avanti, stavolta è accaduto l’opposto“. Infine sul prossimo match contro l’Udinese: “Ci aspettano da qui alla fine dell’anno due incontri delicati contro Udinese e Roma, avversari potenzialmente fortissimi. Di partite facili non ce ne sono, in alcune gare ritenute alla nostra portata ci siamo complicati la vita, dunque guai a sottovalutare qualcuno. Guardiamo gara dopo gara, iniziamo a focalizzare la nostra attenzione sul match di domenica contro i friulani“.