Tracciando un bilancio della stagione, non si può non iniziare dai record italiani: “Credo che quello di Fabbri nel peso sia tecnicamente il progresso più importante dell’atletica azzurra. Leonardo sa che il mondo è ancora lontano, come lo sa Crippa, che potrebbe chiudere il 2020 con il botto di fine anno nei 5 km del 31 dicembre a Bolzano“. Pensando a Tokyo 2020, La Torre vede Palmisano e Giorgi nella 20 km di marcia come “le più prossime a giocarsi il podio”, mentre per Tamberi sarà appuntamento col destino e per Tortu un’occasione storica per la finale. “Mi aspetto il ritorno ad altissimi livelli di due guerriere come Vallortigara e Trost. E questo record italiano con la 4×400 maschile dobbiamo finalmente migliorarlo” ha aggiunto La Torre.
“Il presidente di World Athletics Sebastian Coe nelle recenti interviste ai quotidiani italiani ha inserito Larissa Iapichino tra i personaggi del futuro dell’atletica mondiale. Quando l’ho incontrata per la programmazione le ho chiesto soltanto una cosa: di ricordarsi della sua età, di rimanere se stessa, di conservare la sua semplicità che l’altra sera ha dimostrato dicendo che l’auspicio per il 2021 è poter tornare ad abbracciare le avversarie” ha sottolineato il Dt sulla figlia d’arte. Infine La Torre si è congratulato con Giovanna Epis per il titolo italiano della maratona e il progresso a 2h28:03 (“l’ha saputo affrontare con intelligenza assoluta“) e ha mandato un messaggio di incoraggiamento a Sara Dossena: “L’operazione al piede è andata bene, lei è ripartita mille volte nella sua vita, a fine gennaio sarà pronta per ricominciare la preparazione verso Tokyo“.